Roccasecca – Il bilancio di fine anno di Abbate: “La giunta in carica? Esordio scadente”
“Che le mie intenzioni programmatiche per il governo di Roccasecca fossero diverse da quelle di chi è stato chiamato a guidarlo è noto ai più: rinuncia alle indennità mensili da parte del sindaco e degli assessori, eliminazione della figura del Presidente del Consiglio comunale, atti concreti per la salvaguardia ambientale, primo fra tutti l’ordinanza di chiusura della discarica di Cerreto, gestione diretta dei servizi comunali, approvazione di un Piano Sociale per il sostegno del disagio, trasparenza amministrativa, sono solo alcune delle voci che, in modo netto, permettevano alla mia proposta elettorale di differenziarsi da quella della lista Roccasecca cambia. Differenze abissali, almeno quanto quelle esistenti tra la mia visione strategica della conduzione dell’Ente e quella della Giunta in carica”. Così Antonio Abbate, capogruppo di minoranza a Roccasecca.
Poi entra nei particolari. “Nella gestione dei lavori pubblici, ad esempio, ed in particolare nell’edilizia scolastica, occorreva subito, ma siamo sempre in tempo, un piano strategico per la razionalizzazione degli edifici, per la loro manutenzione e per l’indifferibile messa in sicurezza, ove necessario. Priorità al reperimento di fondi per la programmazione di nuove opere pubbliche e maggiore determinazione e velocità nel dare concretezza agli interventi ereditati dalla precedente Giunta, nella fattispecie riapertura della Via Fermi e completamento delle opere di manutenzione all’interno della Scuola Materna San Francesco. Maggior avvedutezza nel mettere mano alla revisione dei Settori comunali, ambito sensibile anche per il servizio al cittadino, assicurandone la copertura dei nuovi Responsabili prima di rimuovere gli esistenti. E’ singolare, infatti, che dopo sei mesi non sia stata data ancora nomina stabile al Responsabile del Settore Urbanistica e lavori pubblici, né a quello del Settore finanziario.
Stigmatizzabile, poi, per me che da sindaco ho sempre onorato le istanze dei consiglieri di minoranza, il comportamento omissivo di questo primo cittadino che, come accaduto e come continua ad accadere, calpesta il mio diritto di ottenere nei tempi di legge risposte alle interrogazioni consiliari. Si teorizza la trasparenza, ma si attua la reticenza, si sventola la bandiera del cambiamento ma si resta imbrigliati nelle più desuete logiche amministrative, né voglio pensare che quando viene vicariato nelle sue mancate risposte dal gruppo di supporto che scrive sulla pagina facebook (con tutto il rispetto) sia lui ad autorizzarne l’inopportuno piglio saccente quando non offensivo della mia carica di consigliere comunale (si badi bene non ho detto del mio passato di sindaco, che pure meriterebbe rispetto per come l’ho condotto).
Vorrei che Roccasecca avesse un sindaco tollerante nei confronti degli amministrati, elettori propri e non, in grado di rimettere in moto quel meccanismo virtuoso che seppi assicurare alla città, tutta, nel periodo del mio governo, consapevole del valore e del potenziale delle nostre tradizioni millenarie ed impegnato al benessere della nostra comunità.
Vorrei veder gestiti in forma diretta molti dei servizi che oggi risultano appaltati ad imprese private, così da assicurare costi sociali compatibili e qualità maggiore. Vorrei che si desse significato ad enti sovra comunali come l’Unione Cinquecittà: se dobbiamo continuare ad appartenervi, deve essere perché diventi funzionale agli interessi della gente e non di chi l’amministra.
Infine, nel complesso e delicato settore della tutela dell’ambiente, argomento particolarmente utilizzato nella fortunata campagna della Giunta in carica, si attui una più incisiva e risolutiva politica di contrasto contro chi ritiene che Roccasecca non abbia già pagato un altissimo contributo alla gestione del ciclo dei rifiuti della Provincia di Frosinone.
Ho sempre ritenuto, e l’esordio scadente della gestione amministrativa roccaseccana me lo sta confermando, che il vero cambiamento, quello di cui non basta riempirsi la bocca, non è sufficiente annunciarlo, occorre bensì praticarlo: elementi imprescindibili come la capacità, il carattere, la competenza, lo spirito di sacrificio, la lealtà ed il senso dell’Istituzione, sono doti e valori autentici su cui fondare il conseguimento del bene collettivo. Colgo questa occasione per augurare a tutta la comunità un anno nuovo migliore ed un futuro consono alle nostre millenarie tradizioni. Analogamente auguro ai nostri amministratori, sindaco in testa, lavoro proficuo nel governo della città”, ha concluso Abbate.