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Pontecorvo – Partecipazione popolare: Luzzi (Agorà) bacchetta l’intero consiglio comunale

*di Davide Luzzi

Ennesimo rinvio. Non si capisce il perché, a tutti i livelli, quando si tratta di partecipazione popolare vi sia un ostracismo da parte della rappresentanza politica a concretizzare. 

Sono due anni che si parla, o per meglio dire, straparla di partecipazione a Pontecorvo. Ci sono stati momenti in cui la rappresentanza locale inseriva il termine partecipazione popolare dopo ogni punto e virgola. Chissà perché alla prova dei fatti risulta così difficile rendere più trasparente e accessibile a tutti i cittadini la gestione pubblica. 
La rappresentanza teme la partecipazione popolare e la trasparenza? Mi auguro di no. 
Risulta incomprensibile per una persona come me, abituata a sedersi a un tavolo, condividere questioni anche abbastanza rilevanti e prendere delle decisioni, il teatrino messo in piedi dalla rappresentanza locale da due anni a Pontecorvo sul tema della partecipazione. 
Una Riforma di principio che stabilisce una maggiore apertura alla popolazione, che è stata sottoscritta da forze politiche, dal Sindaco stesso, da associazioni e cittadini che dopo due anni ha bisogno, ancora, di una “discussione preventiva’. 
Viene indetto un Consiglio Comunale il 29 dicembre inserendo all’ordine del giorno la Riforma. Nel momento in cui la rappresentanza si trova di fronte al testo ricomincia il teatrino. 
Un Assessore alla Partecipazione Popolare che da quanto emerso, risulta implicitamente colpevole di non aver condiviso “abbastanza” la Riforma, soprattutto all’interno della compagine di maggioranza (considerando le assenze e le perplessità informalmente espresse da alcuni membri). 
Sarebbe una cosa abbastanza strana. 
Una Riforma firmata dal Sindaco e sottoscritta dal gruppo “Noi con Voi” – il cui nome deriva proprio dalla promozione di un governo partecipato come fu più volte propagandato in campagna elettorale che ha difficoltà a essere approvata per difficoltà della maggioranza? Mi auguro che non sia così.
Senza parlare di una Commissione Speciale mai partita che da settembre a oggi avrebbe dovuto garantire la massima condivisione. 
Passando poi a questa opposizione capace di scrivere centinaia di articoli sui quotidiani ma che non ha trovato il tempo di dedicarsi alla lettura di un testo che gira da due anni per produrre, magari, proposte di modifica sostanziali.
L’amministrazione ritirando il punto all’ordine del giorno ha avallato una questione quasi assurda. È stato ammesso che il testo necessità di essere “discusso preventivamente”. E la domanda nasce spontanea. Ma in questi due anni cosa è stato fatto? E soprattutto perché presentare la Riforma se si riteneva che avrebbe avuto bisogno di “discussione preventiva”? 
Queste domande sono importanti perché se su una questione di principio, che apre alla Partecipazione dei Cittadini, si realizza da due anni il teatrino della farsa (la prima volta che la Riforma fu presentata in Consiglio e ritirata era il lontano ottobre 2015) non voglio immaginare su temi come Bilancio, Piani di Gestione per le strutture (da San Giovannello al Tensostatico), Raccolta Differenziata, ASM e via dicendo, a che punto siano gli iter di policy che si stanno seguendo. 
Nell’attesa di aggiornamenti concreti da parte dell’Amministrazione.
Mi permetto di dare un umile consiglio, da semplice cittadino, ai rappresentanti locali : 
sedetevi a un tavolo, discutete della Riforma e date dimostrazione di avere la capacità di esprimere delle posizioni chiare e motivate. Infine, si cerchi una sintesi chiara che eviti ulteriori teatrini in modo che sia concesso a noi cittadini di assistere a uno slancio di concretezza al di fuori dei battibecchi quotidiani, denunce “in ordine sparso” e puerili protagonismi.
Ovviamente tavoli come quello descritto sarebbero potuti essere organizzati nei due anni che sono passati ma non è mai tardi per maturare un approccio di sostanza e concretezza.
Il 13 e il 20 gennaio sono le date dell’ennesimo rinvio. Non credo sia difficile leggere e condividere la Riforma, entrare nel merito e prendere una decisione :
1) aprire alla cittadinanza in termini di partecipazione e trasparenza oppure
2) chiudere la porta in faccia alla partecipazione popolare perpetrando l’approccio del “io sono io e voi…” caro ai Marchesi del Grillo o ai tifosi dell’idea primitiva di una politIca fondata sul “capo tribù”.
Si tratta semplicemente di assumersi la responsabilità di decidere in merito dimostrando il grado di affidabilità della rappresentanza e dell’attendibilità degli impegni presi nel programma elettorale presentato alla popolazione.
Approfitto per augurare un 2017 pieno di soddisfazioni per il nostro paese.  Un 2017 che sia all’insegna della crescita e prosperità contro ogni spreco di tempo e di denaro pubblico.
Auguro all’amministrazione di cominciare a dare risposte ai cittadini su Ambiente e Rifiuti, Programmazione dello Sviluppo Locale e Gestione della Spesa e del Patrimonio Pubblico. Questo il mio augurio da cittadino che ha a cuore le sorti del nostro amato paese.
*Esponente Movimento civico Agorà