Roccasecca – Cittadini attivi: Messa a nuovo la Croce Missionaria del 1934
Arriva da Roccasecca, in particolare dalla frazione Castello, un bell’esempio di attaccamento alla storia e alle tradizioni locali, attraverso un gesto semplice e gratuito di disponibilità.
E’ quello che hanno voluto mettere in atto quattro cittadini, Pompeo Cataldi, Bruno Manente, Pasqualino Vasqui e Luigi Di Fazio che, in occasione dell’Anno giubilare della Misericordia indetto da Papa Francesco, hanno rimesso a nuovo una testimonianza religiosa della frazione da sempre centrale nella storia della città di Roccasecca, perché legata al luogo di nascita del grande San Tommaso dei Conti D’Aquino.
Proprio sulla strada provinciale di collegamento con Castrocielo, che porta il nome del grande dottore della Chiesa, Corso San Tommaso D’Aquino, è presente una piccola croce votiva legata ad una missione popolare, datata 4 marzo 1934. Il monumento, che vanta la presenza di un pregevole calco del Cristo realizzato dal noto scultore di Castrocielo Antonio Cataldi (1910-1939,) versava in condizioni precarie, infestato e quasi nascosto da folta vegetazione.
I tre volontari hanno provveduto, ciascuno per quanto meglio si adattava alle proprie competenze, a rimetterlo a nuovo, pulendolo, abbellendolo e illuminandolo anche con un faretto, allacciato alla luce pubblica grazie alla disponibilità del Comune.
La gente del posto poi ha aggiunto vasi e fiori che ingentiliscono ancora di più la piccola testimonianza di fede, legata ad una tradizione missionaria di cui il territorio roccaseccano è ricco di presenze e che al Castello, luogo di nascita di San Tommaso, appartenente all’ordine missionario per eccellenza come quello dei frati domenicani, trova ancora più significato.
“Abbiamo voluto rimettere a nuovo la croce missionaria di Corso San Tommaso– hanno spiegato Pompeo Cataldi, Bruno Manente, Pasqualino Vasqui e Luigi Di Fazio – non solo per ridare dignità ad un luogo di culto legato alla nostra storia, ma anche per dimostrare come i cittadini, animati da passione e impegno, possono contribuire a migliorare e preservare i luoghi in cui abitano, in particolare i Centri storici”.