Pontecorvo – Sindaco e Capogruppo: “Il contratto con la TreEsse non sarà rinnovato”
“La maggioranza compatta ha deciso di non rinnovare a scadenza naturale, prevista a breve, il contratto con la TreEsse società chiamata nel 2014 ad accertare e riscuotere i tributi comunali”. ad annunciarlo è il sindaco Anselmo Rotondo e il capogruppo di maggioranza Francesca Gerardi a seguito di un summit della squadra di governo.
“Riteniamo – aggiungono – superfluo e superato dalla nostra azione di governo la convocazione di consiglio comunale chiesta da tre esponenti di minoranza (Paolo Renzi, Annarita Sardelli e Natascia di Schiavi Iorio). Il consiglio correttamente e in pieno rispetto della legge è stato convocato dall’ottimo presidente Giampiero Romano, ma noi non parteciperemo. Si tratta di una precisa posizione politica che la maggioranza unita più che mai ha deciso di intraprendere da oggi in avanti per far fronte alle strumentali richieste di una parte della minoranza.
Abbiamo preso un preciso impegno con i cittadini e la TreEsse a scadenza naturale non svolgerà più il servizio affidatogli dalla precedente gestione.
Detto ciò il servizio di riscosso ed accertamento dei tributi sarà affidato o con bando anche chiamato in causa l’agenzia delle entrare, ma comunque sia condizioni diverse più vantaggiose per i cittadini, o sarà affidato all’Asm ma non è detto che non sia reinternalizzato.
Una cosa è certa non sarà rinnovato alla TreEsse. Ad ogni modo la riscossione tornerà al Comune e non come avviene oggi che i cittadini pagano alla TreEsse e poi la stessa gira i soldi all’Ente. I soldi dei cittadini devono finire direttamente nelle casse comunali e così sarà. Lo assicuro a tutta la cittadinanza.
La minoranza ha poi chiesto la rottamazione delle cartelle Equitalia anche questa è azione strumentale. Perché il comune deve sborsare oltre 280 mila euro per far fronte a chi non ha pagato regolarmente?
In primis sarebbe far ricadere sui cittadini onesti le somme e non sarebbe eticamente giusto. C’è anche un problema di bilancio la minoranza non ha individuato come far fronte alla rottamazione. Anche perché parliamo di sanzioni per 113 mila euro di Tari e 169 mila euro di Ici.
Se la minoranza ci sa indicare come coprire tali somme lo approveremo. A parlare e e fare polemiche è semplice quando si sta un minoranza. Uniti e compatti andiamo avanti per il bene della città e schivando il fango che ogni giorno ci viene scagliato come per il contratto di servizio con Saf. Ma di ciò molti ne risponderanno nelle sedi opportune”, hanno concluso Rotondo e Gerardi.