Pontecorvo – Consiglio deserto: Annalisa Paliotta ne ha per tutti (esponenti Pd, maggioranza e parte della minoranza)
“In sede di convocazione dell’ultimo consiglio comunale, pur non essendo tra i firmatari della mozione, ho trovato sconveniente la decisione di non partecipare al consesso civico dei colleghi del consiglio comunale perché pur nelle diversità di pensiero credo sia una forma di rispetto, sempre, nei confronti della cittadinanza partecipare e dare la propria opinione”. Così Annalisa Paliotta Capogruppo di minoranza.
“Credo anzi che proprio dalle idee contrastanti possa avvenire la crescita migliore di un paese. Il consiglio doveva essere il contesto in cui sollevare un dibattito importante su una tematica che è una delle più sentite dalla cittadinanza.
Al di là di tutte le parole spese in campagna elettorale e profuse quotidianamente in piazza e sui giornali da parte di tutti, l’unico momento in cui possiamo restituire alla città la fiducia che ci viene conferita è l’assise civica,quando, in piena libertà, con il nostro voto e le nostre idee prendiamo un impegno ufficiale e reale nei confronti della cittadinanza. Mi sarebbe piaciuto – ha aggiunto – dopo aver letto le parole di sindaco ed amministrazione capire le spese di un’eventuale internalizzazione del servizio per ottenere i mezzi di accertamento più adeguati e conoscere gli eventuali tempi di risoluzione del contratto. Ancor più incomprensibile la non partecipazione dei due consiglieri Pd di maggioranza, dopo l’appello del segretario del loro partito, riguardo la mozione sulla rottamazione del fisco proposta del governo di Matteo Renzi.
Sono a mio parere le decisioni che manifestiamo in assise, l’unico momento istituzionale, a dare seguito formale alle nostre idee, tutto il resto lascia spazio a personalismi e ad inutili autoesaltazioni reciproche. A maggior ragione dopo la notizia esplosa sui quotidiani dell’evasione dei tributi questa città merita chiarezza. Non si può pensare di ridurre tutto ad una sfida mediatica e personale. Credo sia importante liberarsi da inutili dualismi che rischiano di distogliere l’attenzione dai problemi concreti della città e penso sia giusto invece guardare avanti, credere in un paese che nonostante mille difficoltà si rimbocca le maniche e riparte. Intanto per maggior chiarezza ho fatto richiesta personale di accesso agli atti della convenzione con la società Tre Esse nella speranza di un futuro dibattito in sede istituzionale”, ha concluso.