Pontecorvo – 24 Maggio 1944: l’alba della libertà per il popolo pontecorvese
La data del 24 maggio 1944, rappresenta una data importante per la storia di Pontecorvo, dal momento che da quel giorno terminarono le sofferenze e le ansie dovute ai continui bombardamento e cannoneggiamenti che erano divenuti sempre più frequenti approssimandosi l’attacco alla “linea Hitler, (successivamente ribattezzata “Linae Senger o Sbarramento Senger, dal nome del generale Frido Von Senger und Etterlin, comandante del XIV Corpo corazzato tedesco che ne fu l’ideatore), della quale Pontecorvo era un caposaldo, come dimostrano i numerosi “bunker” i cui resti ancora oggi si possono vedere nelle campagne circostanti la città.
Da quel giorno la vita quotidiana cambiò, anche se ancora piena di stenti, ma certamente non più condizionata dall’incedere spietato della legge della guerra.
Furono i soldati Canadesi, con il loro caratteristico elmetto e che certamente non avevano mai sentito parlare di Pontecorvo, ad irrompere attraverso la linea Hitler a nord della Città e dopo aspri combattimenti il 24 maggio si impadronirono di Pontecorvo. Ciò è documentato dal “registro delle risoluzioni capitolari aa 1854 – a oggi”, conservato nell’archivio della Basilica Cattedrale di S. Bartolomeo, dove a pag. 479 sono apposte le firme dei comandanti delle forze alleate entrati in città unitamente alla scritta”I lied armies Entred”, oltre alla data “Pontecorvo 24 may 1944”e dove è riportata la seguente annotazione: “I Comandanti delle truppe alleate nell’ingresso a Pontecorvo e precisamente dopo la battaglia effettuata tra gli alleati dal campanile della cattedrale e i tedeschi dal palazzo baronale, ritrovando tra le macerie questo libro vollero mettervi le firme”.
I canadesi trovarono una città che altro non era che macerie e distruzione, tant’è che Pontecorvo è stata riconosciuta distrutta al 100%, non era più “una gemma rosa e bianca in mezzo al verde della valle del Liri” e “le sue belle vecchie chiese, gli edifici pubblici, l suoi moderni palazzi, sono mucchi di pietrame che seppelliscono i tedeschi che la difesero”, così scriveva un corrispondente di guerra al seguito della VII Armata in un articolo del 27 maggio 1944 descrivendo il panorama che si trovò di fronte.
Per ricordare i giovani soldati canadesi caduti per la libertà, nel 2009 è stata collocata all’ingresso del ponte della cattedrale una targa marmorea per onorare la loro memoria, sulla quale è scritto.
“All’alba del 23 maggio 1944, l aI Divisione canadese di fanteria, VII Armata britannica, attaccò la linea Hadolf-Hitler (Senger). La linea difensiva più forte affrontata dagli alleati durante la campagna d’Italia, costruita fra Pontecorvo e monte Cairo e fortifcata con vasti campi minati, filo spinato e una rete di mitragliatrici e postazioni anticarro piazzate su torrette fisse. Con supporto della I brigata Corazzata canadese e del Royal Armaured Corps, la fanteria canadese avanzò attraverso una tempesta di mitragliatrici nemiche, di mortati e fuoco di artiglieria. La Seconda brigata e North Irish Horse attaccò da nord le più forti difese lungo la Forma di Aquino, subendo gravissime perdite. Il Carlenton and Regiment della II e I Brigata e il 51° Royal Tank Regiment assalì le difese di Pontecorvo e riuscì a sfondare la linea difensiva a Campo Vincenzo. Con il supporto di altre unità della III e I Brigata e dei carri armati del Trhee Rivers regiment ( 12 reggimento corazzato canadese) riuscirono ad ampliare la breccia dello sfondamento. Vitali per il successo furono le armi anticarro canadesi, gli ingegneri, il supporto aereo alleato e l’intensità del fuoco di artiglieria. Oltre che la sofferenza dei cittadini di Pontecorvo e di Aquino che rimasero uccisi durante la occupazione e la liberazione delle loro città, 848 canadesi morirono, nell’impegno di sfondare la linea difensiva principale che separava gli eserciti alleati da Roma. La vittoria era il risultato “ di molte azioni coraggiose fatte da molti uomini coraggiosi”, che vennero dall’altra parte dell’oceano per liberare l’Italia, l’Europa e per costruire un mondo migliore”.
La data del 24 maggio è quindi un’ulteriore pagina della storia di Pontecorvo, che rievoca gli avvenimenti di cui furono protagonisti giovani ventenni che hanno dovuto compiere il proprio dovere di soldato in una terra fino ad allora sconosciuta, che devono essere ricordati onorandone la memoria in questa data.
Dr. Umberto Grossi, Responsabile del Museo delle Battaglie – Prof. Mario Canciani direttore scientifico del Museo delle Battaglie
Foto – Indimenticabili Ricordi: Gabriele Zonfrilli