Pontecorvo – Aumento Tari, Danella chiede atto politico al consiglio comunale
Di Adriano Danella*
L’altro giorno, mio malgrado, come tutti i soggetti residenti in Pontecorvo, trovo un avviso di pagamento per la Tari; un aumento di ben oltre il 35% rispetto allo scorso anno, considerando che ho sempre la stessa casa e siamo sempre quattro soggetti che la abitano regolarmente e abitualmente.
Qualche giorno dopo, leggo un articolo su un quotidiano, nel quale l’amministrazione in persona del Sindaco Rotondo replica ai tanti scontenti e a tutti quelli che “strumentalizzerebbero” tale aumento per soli scopi politici. Il sindaco come tutti sanno, ha risposto dicendo che non è stata una decisione politica, ma una decisione degli uffici competenti, che in virtù della legge Bassanini hanno potuto richiedere l’aumento della Tari.
Conosco abbastanza bene la legge Bassanini, che a dover di cronaca ho anche rivisto, ma sembrerebbe Non dire proprio quello che afferma il Sindaco di Pontecorvo.
Sinceramente da cittadino mi sono sentito preso in giro per questo aumento così esagerato della Tari, dovuto a una decisione “non politica dell’amministrazione” e decisa dagli uffici preposti. E per questo ci tengo a chiarire che gli uffici preposti, potrebbero anche dare una indicazione per come reperire le risorse, ma è sempre l’organo decisionale, ossia il Consiglio Comunale, a definire il da farsi e non un ufficio:
mia nonna diceva: “Iam p’aiut e trovam Consigl”…
E’ come dire che un imprenditore si sveglia la mattina e dice che ha aumentato i prezzi dei propri prodotti perché sono stati i dipendenti a dirgli di farlo, perché vorrebbero un aumento della retribuzione o perché è stato aumentato l’affitto dei locali dove svolge l’attività!
Per come avrebbe affermato il primo cittadino, non sarebbe una scelta “politica” perché non l’ha deciso la maggioranza, ma è stato comunque il Consiglio Comunale (vedere maggioranze) a deliberare tale aumento esagerato.
Il comune avrebbe potuto aderire alla cosiddetta “definizione agevolata” (la famosa Rottamazione delle Cartelle Esattoriali), ma non l’ha fatto perché a detta di un assessore, avrebbe avuto un impatto devastante sul bilancio. Forse si, ma il Comune avrebbe fatto Cassa. In tanti avrebbero preferito fare qualche sacrificio e “sfruttare” di rottamare qualche cartella per avere un discreto risparmio. Le Casse del Comune sarebbero state più ricche e magari non sarebbe servito aumentare neanche la Tari.
Domanda: non è che questo aumento della Tari sia dovuto anche al fatto di non aver, ancora, iniziato la Raccolta differenziata?
La mia è una riflessione a fare bene e fare meglio per tutti i cittadini, oltre ad uno sfogo, e allora chiudo facendo un invito all’Amministrazione: se non si è trattato di una “Scelta politica” – quella di aumentare la Tari -, fatela ora una “vera” scelta politica,
deliberate in Consiglio Comunale, INSIEME ALLA MINORANZA, nuovamente le tariffe della Tari e riportatele almeno a quelle di un anno fa!
*Un cittadino