Frosinone – Amministrative 2017, Pensare democratico: “La sconfitta non può essere semplicemente liquidata”
Un documento votato all’unanimità che delinea un quadro a tinte fosche tanto a livello locale che nazionale. L’analisi sul voto amministrativo all’interno del Partito democratico è cominciata. E tra i primi a sedersi intorno ad un tavolo per esaminare il responso delle urne sono stati i componenti di Pensare Democratico, l’area che fa riferimento all’onorevole Francesco De Angelis, che giovedì scorso si sono riuniti nella sala conferenze dell’Astor Hotel per avviare una discussione sull’esito delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione cittadina e sulla situazione politica in provincia di Frosinone.
L’apertura e la chiusura dei lavori è stata affidata a De Angelis. Quindi sono intervenuti: Mauro Buschini, Sara Battisti, Andrea Palladino, Alessandra Sardellitti, Achille Bellucci, Daniele Mattaroccia, Marco Caracci ed Enrico Pittiglio.
Al termine del confronto, l’approvazione, che non ha fatto registrare voci fuori dal coro, del documento: “Le elezioni amministrative hanno inviato al Pd e al centrosinistra un segnale chiaro che va immediatamente recepito. La pesante sconfitta subita nel capoluogo ciociaro non può essere liquidata, in modo consolatorio, iscrivendola nel quadro di un risultato negativo a livello nazionale. É vero, le elezioni del mese di giugno hanno evidenziato un certo affanno del Pd e del centrosinistra in tutto il Paese ed è lecito attendersi da parte del gruppo dirigente nazionale le adeguate e approfondite valutazioni, le indispensabili iniziative politiche finalizzate a recuperare un rapporto con il Paese che risulta indebolito per una nuova capacità espansiva che pare affievolita. Nello stesso tempo qui in Ciociaria noi dobbiamo fare la nostra parte. Prima di tutto perché abbiamo chiare le dimensioni del risultato a Frosinone sia per la coalizione, sia per la lista del Pd. In secondo luogo perché abbiamo presente che nel recente passato abbiamo avuto altri risultati negativi in comuni medio grandi. Un gruppo dirigente che si rispetti non ha la presunzione o la pretesa di farcela da solo. O peggio la volontà di trovare il capro espiatorio. C’è la necessità di riaprire una campagna di ascolto e riattivare un dialogo con i militanti e gli elettori.
Dialogo sui contenuti, sui problemi del territorio per definire tutti insieme le proposte per affrontarli, le risposte da offrire ai bisogni dei cittadini della provincia di Frosinone. Cambiando il paradigma con il quale i problemi si affrontano. Non l’elenco di ciò che non va, ma le soluzioni concrete e la valorizzazione di ciò che esiste e funziona. Sui temi del lavoro, dell’occupazione, della sicurezza. Sulla tutela e salvaguardia ambientale e del territorio, sulla capacità di costruire solidarietà e collaborazione tra territori. Lo svolgimento di una Conferenza programmatica in autunno può essere il punto di arrivo di questo percorso. Proponiamo che venga indetta con il coinvolgimento di tutto il Pd, a partire dai Circoli, con il gruppo dirigente diffuso fino ai Giovani democratici. Un protagonismo del PD rinnovato nel dialogo con le forze politiche che compongono il campo del centrosinistra, con i sindacati, il mondo delle imprese e dell’associazionismo civico. I nostri elettori delusi che si sono allontanati e che non sono andati a votare devono avvertire che abbiamo sentito la scossa e che il Pd è in grado di riproporsi come interlocutore autorevole e capace, pronto per le tante sfide che ci attendono“.