Pontecorvo – Incompatibilità di Roscia in consiglio Comunale: si vota il primo agosto
“Procedimento di accertamento della sussistenza della causa di incompatibilità sopravvenuta nei confronti del consigliere comunale Riccardo Roscia. Contestazione al consigliere interessato”.
Questo il quinto punto all’ordine del giorno che il primo agosto alle ore 9.30 il consiglio comunale di Pontecorvo andrà a discutere. Presunta incompatibilità derivante da una causa civile in corso al Tribunale di Cassino che riguarda un presunto danno funzionale derivante una sua vicenda giudiziaria conclusasi con la prescrizione.
“Stiamo solo rispettando la legge e facendo l’interesse dell’ente, nessuna presa di posizione personale. Ricordiamo che non è la sola causa di incompatibilità votata in consiglio, lo scorso anno fu portata quella del sindaco Rotondo, per una questione irrisoria riguardante un ricorso al Tar e quella di altri consiglieri (Armando Satini, Giampiero Romano e Moira Rotondo) che, ovviamente, non passò. La legge è legge si rispetta sempre anche quando è scomoda. C’è da dire che abbiamo chiesto un parere giuridico a uno dei massimi esperti del diritto amministrativo a livello nazionale, il quale ha accertato sull’assoluta sussistenza del contenzioso tra il Comune e il consigliere Roscia. La maggioranza, compatta, voterà la decadenza del consigliere Roscia, per cui dal 2 agosto spetterà solo a Roscia decidere se e come sanare la sua posizione di incompatibilità. Consapevoli che, a parti invertite, il consigliere Roscia come abbiamo fatto noi avrebbe rispettato la legge e portato la decadenza in consiglio”. Ha comunicato con una nota la Maggioranza Consiliare.
Riccardo Roscia ha affermato:
“Si tratta di un atto di debolezza politica, con il quale si mostra tutta l’incapacità amministrativa del sindaco, ma il fatto grave che è del tutto illegittimo, per cui adirò le vie legali per tutelare la mia persona. Chiederò, inoltre, il parere di legittimità al segretario comunale.
Questa non è una minaccia, ma l’unica arma che ho a disposizione. Rotondo in campagna elettorale ha più volte parlato di democrazia e libertà, ma a quanto pare sta inducendo all’errore l’intera maggioranza pare infatti che abbia posto il veto su quest’atto. Suona strano, inoltre, che un giurista abbia accertato il contenzioso. Bisogna capire com’è stato posto il quesito? Detto ciò l’atto di decadenza nei miei confronti è l’inizio della fine della carriera politica del sindaco“.