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Pontecorvo – Acqua a singhiozzi dalle bocchette della Bonifica: domani la protesta

La grave crisi idrica a Pontecorvo coinvolge anche e soprattutto le colture agricole. La Coldiretti ha indetto per domani mattina, 11 agosto alle 8.30 un sit-in davanti ai cancelli della sede distaccata del Consorzio di Bonifica Valle del Liri in via Ravano a Pontecorvo per protestare contro la carenza idrica e la chiusura delle bocchetta d’irrigazione.

 Domani  decine di agricoltori terranno un presidio per denunciare i continui disservizi irrigui che minacciano di compromettere anche quel poco che resta di centinaia di ettari coltivati a mais già devastati dalla siccità che, di fatto, ha bruciato fino alla metà delle coltivazioni. “Di pazienza ne abbiamo avuta fin troppa, la misura è colma. Non ci si può limitare a dire, a questo punto della stagione, che è finita l’acqua. In un territorio ricco di risorsa abbiamo accettato turnazioni pesanti – denuncia Vinicio Savone, presidente della Coldiretti di Frosinone – che ci hanno costretto ad irrigare di notte. Ma lasciare improvvisamente allo sbando aziende che devono fare reddito per se stesse e per la comunità locale è davvero inaccettabile”. Da almeno 48 ore le periferie cittadine dove insistono le maggiori attività agricole, Melfi, Tordoni, Ravano sono a secco. Fermi gli impianti irrigui, inutilizzati i rotoloni e gli irrigatori. “Non possiamo ignorare il disagio dei nostri associati. Certo, le bacchette magiche non esistono nemmeno al Valle del Liri, ma per fare solo un minimo di programmazione – dice Pietro Greco, direttore provinciale della Coldiretti – non servono arti magiche, né streghe o fattucchiere. A saperlo prima, avremmo richiesto la consulenza di un rabdomante. Domani, comunque, chiederemo ai dirigenti del consorzio misure adeguate a garantire la regolarità degli ultimi giorni di irrigazione”. L’economia pontecorvese si regge sull’agricoltura. Produzioni agricole e allevamenti da latte sono ancora oggi sono la principale voce del Pil cittadino. “Questa è la terra del peperone dop e del tabacco utilizzato per produrre alcuni tra i più rinomati sigari toscani. Senza acqua – dice il presidente della sezione Coldiretti, Damiano Renzi – vanno in crisi decine di aziende che hanno la responsabilità di fatturati importanti”. Rischia il tracollo un sistema produttivo che garantisce posti di lavoro diretti e un prezioso indotto. “Al presidio di domani – anticipa il segretario di zona Tommaso Di Brango – avremo al nostro fianco l’amministrazione comunale. Con noi ci saranno il sindaco e l’assessore all’agricoltura”.

L’amministrazione comunale tutta è al fianco dei nostri produttori agricoli: domani mattina con i ranghi dell’ufficialità saremo al fianco della Coldiretti e dei produttori per chiedere interventi che possano garantire i raccolti. Abbiamo già dato l’adesione a tutte le iniziative che saranno organizzate a cominciare da quella di settembre davanti al Parlamento per chiedere lo stato di calamità. L’agricoltura è la primaria fonte di reddito di molte famiglie e noi siamo pronti a tutto pur difenderle anche ad adire le vie legali”. Lo dichiara il sindaco Anselmo Rotondo.