Pontecorvo – Post sentenza per danno all’immagine: Roscia esulta e annuncia azioni legali. Il sindaco Rotondo va in appello
Il Tribunale di Cassino ha rigettato la domanda di risarcimento del presunto danno all’immagine al Comune di Pontecorvo accogliendo l’eccezione di prescrizione sollevata dalla difesa Roscia. Riccardo Roscia esulta, il sindaco Rotondo annuncia appello. “La gioia e la soddisfazione per l’esito della vicenda giudiziaria – ha detto Roscia – sono tuttavia attenuati dalla presa d’atto che proprio per quella causa, infondata in partenza, il sottoscritto è stato estromesso dal consiglio comunale e di fatto messo nell’impossibilità di esercitare quel mandato che 3256 elettori mi hanno democraticamente conferito nell’ultima tornata elettorale. Ringrazio i miei avvocati Carlo Risi e Marilena Martini.
Tutti possono consultare le delibere di consiglio comunale relative alla mia decadenza e verificare le numerose volte in cui ho segnalato una cosa ovvia ovvero che quell’azione di risarcimento era prescritta,ma tutto è stato inutile: dovevo essere sbattuto fuori dal Consiglio a tutti i costi e così è stato con un’azione giudiziaria totalmente inutile anzi temeraria e contro la mia persona.
Qui se c’è uno che ha subito un gigantesco danno alla propria immagine è proprio il sottoscritto che, a questo punto,chiederà conto, in termini di responsabilità personale, al Sindaco e ai singoli consiglieri che, benché espressamente avvertiti dell’ingiustizia di quella delibera di decadenza, l’hanno con il loro voto approvata.
Ad ulteriore conferma della strumentalità dell’azione di risarcimento danni nei miei confronti ai soli fini politici, leggo oggi le dichiarazioni del Sindaco Rotondo, il quale, non avendo evidentemente compreso la lezione, preannuncia oggi sui giornali un’ulteriore azione di risarcimento danni all’immagine del Comune di Pontecorvo nei miei confronti, nella speranza di non farmi rientrare in Consiglio comunale, sfizio che si vuole togliere sempre a spese dei cittadini di Pontecorvo (la causa oggi conclusa è costata ai cittadini di Pontecorvo circa 15 mila euro)”, ha concluso Roscia.
Questa la nota del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo: “Il comune di Pontecorvo non appena saranno maturi i tempi, ritenendo fondata la richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’ex consigliere comunale Roscia, tramite i legali di fiducia appellerà la sentenza. In queste ore leggiamo annunci, provocazioni e molto altro. Ovviamente rimaniamo della nostra idea: la prescrizione non è sentenza di assoluzione.
Ma in queste ore non raccolgo il guanto di sfida di Roscia, non lo faccio per natura e per indole, perché sono abituato a confrontarmi con chi ritengo possa far accrescere la mia persona e la mia attitudine amministrativa e, Roscia, non lo ritengo tale. La nostra azione al Tribunale di Cassino e l’appello non sono rivolte ad affossare nessuno, Roscia lo abbiamo battuto in campagna elettorale, il nostro è stato un atto di legalità. Un atto con il quale ossequiamo ai principi di libertà, democrazia e legalità.
Non facciamo distogliere dalla sfide che qualcuno ci lancia, continueremo ad amministrare la città nel solo interesse dei cittadini. Il gruppo è più unito che mai e amministrerà con consapevolezza fino alla fine del mandato”.
Ma la battaglia non è finita: Roscia rimane decaduto e l’8′ gennaio prossimo ci sarà l’udienza per valutare la sussistenza dell’atto di decadenza votato dal Consiglio comunale.