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Cassino – Debiti esigibili: stangata da 7 mln per il Consorzio di Bonifica

“Tanto tuonò che piovve. Queste circostanze confermano la fondatezza del drammatico quadro debitorio che denunciai già in conferenza, a febbraio. Dissi di avere scoperto, a fronte di bilanci sempre approvati, pesanti debiti fuori bilancio, ossia mai correttamente iscritti nei documenti contabili del Consorzio”. Così Riccardo Casilli, Commissario del Consorzio di bonifica Valle del Liri di Cassino, commenta le due tegole che si sono abbattute sull’ente di via Vico. La prima è l’atto di pignoramento che la società di distribuzione di energia elettrica Hera Comm srl ha ottenuto nei confronti del consorzio per le bollette energetiche non pagate nel periodo 2013/2015 dagli ex amministratori per un importo di 4.937.444 euro, oltre agli interessi. “Purtroppo si tratta di una prassi consolidata da anni che ha generato sino ad oggi quasi 10 milioni di debiti con i gestori elettrici (criticitá condivisa in diversa misura con altri Consorzi laziali) – cioé la metá del disavanzo complessivo oggi attestato per il Consorzio (dati definitivi da Rendiconto Generale 2017)”. “Piove sul bagnato” – commenta Casilli – perché la seconda tegola, che prima o poi sarebbe piombata sulle già provate finanze consortili, è la nomina da parte della Ragioneria dello Stato del commissario ad acta chiamato a far pagare il debito vantato dalla ditta Intercantieri/Vittadello SpA per un ammontare di 2.300.000 euro. “Basta sommare i due importi per rendersi conto della tragica attualità della crisi finanziaria che il consorzio è chiamato a fronteggiare non domani, ma oggi. Dovremmo poter disporre di oltre 7.000.000 di euro cash. Che però non ci sono. Davanti a noi il rischio che l’esecutività dei tanti provvedimenti (questi ed altri giá comunicati), nonostante la dichiarazione di impignorabilità delle somme destinate agli stipendi dei dipendenti e alle spese per garantire servizi e lavori essenziali ai fini dell’irrigazione e della bonifica del territorio, comporti conseguenze su molte famiglie e aziende”. “Mi ero impegnato a fare del 2018 l’anno del rigore e dalla trasparenza verso i consorziati e il territorio, e così sarà. Entro dicembre – conclude Casilli – dovrò dimostrare che ho fatto quanto possibile per pareggiare le uscite del Valle del Liri, comprensive della spesa energetica dell’anno, con le entrate attuali, così da non incrementare il già enorme disavanzo e invertire il trend. Dunque, a fine 2018 si faranno i conti. Se sforiamo, se cioè le uscite – nonostante la gestione lacrime e sangue dovessero risultare superiori alle entrate, allora dovremo necessariamente ritoccare la voce relativa ai tributi (sin qui invariata da molti anni). Sempre sperando che gli enormi debiti del passato non sommergano prima il consorzio definitivamente,minacciandone il futuro. Ho portato più volte tale realtà a conoscenza sia delle associazioni di categoria che in Regione, spero di trovare congiuntamente un percorso fattibile, sostenibile ed efficace. Il tempo scorre”.