Frosinone/Cassino – Infiltrazioni malavitose: la proposta del sindaco Gnesi
di Arturo Gnesi
Un laboratorio provinciale antimafia
“Le aree più interessate da infiltrazioni dei clan (oltre la Capitale e il suo hinterland) sono quelle del frusinate e della provincia di Latina, territori in cui la criminalità campana ha investito i proventi illeciti nelle più diversificate attività economiche.
Oltre al traffico di stupefacenti, i gruppi campani sono interessati alla gestione di esercizi commerciali e di sale giochi,(sale bingo, scommesse sportive ed ippiche e video poker) agli appalti pubblici, allo smaltimento di rifiuti e all’edilizia, compresa la gestione di cave e di estrazione dei materiali inerti .La provincia di Frosinone è interessata da significative presenze della criminalità mafiosa, soprattutto della camorra, come emerge dall’azione di contrasto degli ultimi anni”
Dalla “relazione DIA 1° semestre 2018 al Parlamento
Abbiamo un vicino pericoloso ed inquietante che segue come un’ombra la vita quotidiana delle nostre amministrazioni e che è difficile identificare perché non bastano i certificati antimafia a garantirne l’assoluta integrità etica e penale.
Abbiamo bisogno di rafforzare una cultura della legalità fortemente radicata nella nostra terra ma che spesso si smarrisce negli intricati rapporti tra pubblica amministrazione e concessione di appalti pubblici, licenze commerciali e servizi.
Abbiamo bisogno di tenere alta la guardia formando le coscienze della gente a non lasciarsi ammaliare da praticanti e faccendieri che usano metodi illegali e clientelari per ottenere favori , concessioni o posti di lavoro.
Abbiamo bisogno di creare una cultura della legalità perché mentre il compito della repressione e dello scardinamento dei clan va affidato alle forze dell’ordine e alla magistratura, alle forze politiche spetta il compito di vaccinare e immunizzare le istituzioni dal possibile contagio e contatto con i portavoce e portaborse delle organizzazioni criminali.
Dove ci sono i soldi o dove si possono fare affari i clan sono in agguato e visto che hanno disponibilità enorme di risorse economiche e la facilità di sfruttare il lavoro in nero spesso risultano più concorrenziali e competitive delle imprese sane.
Affari e politica che talvolta vanno sottobraccio e che inquinano le nostre istituzioni, affari e politica che trovano connivenze diffuse perché il potere cresciuto con le clientele e lo scambio di favori è quello storicamente più consolidato e ramificato nella nostra società.
Pur di fare profitti non guardano in faccia a nessuno e non hanno alcuna remora se le comunità si ammalano, se i giovani finiscono nel tunnel della droga e se molte famiglie finiscono nella miseria e nella disperazione a causa della dipendenza del gioco d’azzardo.
Queste solo alcune valutazioni per proporre, ancora una volta la creazione di un laboratorio provinciale antimafia che assieme alle forze sane della società, alla scuola, alle associazioni, alle parrocchie, alle istituzioni locali possa creare una nuova stagione nella quale non si parli di mafia solo per ricordare le sue vittime.
Sindaco di Pastena