Politica

Elezioni Cassino2019/ – In centinaia per Peppino Petrarcone Sindaco

E’ sceso in campo per tornare a rappresentare tutti i cittadini di Cassino e tutti coloro che, domenica sera, hanno gremito la sala congressi dell’Edra Palace Hotel. Giuseppe Golini Petrarcone ha le idee chiare e lo ha scandito in ogni passaggio del suo lungo discorso. Parole, ricostruzioni e immagini che anno ‘scaldato’ la platea che ha salutato con entusiasmo e partecipazione l’inizio della nuova avventura accanto al suo leader.
Petrarcone Sindaco “solo x amore” di Cassino e dei cassinati.  Un messaggio chiaro, che ha insito il vero spirito con cui “Peppino” sosterrà questa breve campagna elettorale.
Sul palchetto hanno fatto il loro ingresso, prima dell’intervento di Petrarcone, tutti i rappresentanti delle liste che fanno parte della coalizione trasversale che lo sostiene. In rigoroso ordine di sorteggio sono interventi per esprimere il loro sostegno al progetto, Luigi Di Marco per “Bene Comune”, per “Orgoglio Cassinese”, Niki Dragonetti per “Dragonetti e Sambucci per Cassino”, Francesco Malafronte per “Polo Civico – Nuova Realtà”, Massimiliano Mignanelli per “Cassino nel Cuore” e Armando Russo in rappresentanza di “Io Democratico-Petrarcone Sindaco”.
“Mi candido a Sindaco perché voglio ridare decoro, dignità e autorevolezza ad uno dei centri più importanti del Lazio meridionale. – ha detto Petrarcone nel suo intervento –  Quella Cassino che per anni è stata un traino per tutto il Lazio meridionale.
Sono sempre stato innamorato della mia città che mi ha dato tanto e alla quale sento di dover dare ancor di più. Scrivere un programma elettorale non è comunicarlo. E’ solo depositarlo. Questo è un mero adempimento formale, il vero progetto cammina sulle gambe delle persone e noi lo andremo a raccontare ovunque, in città e nelle periferie, casa per casa.
Vogliamo, dunque, una “Cassino bella” che è essenzialmente una città pulita, ordinata, dove il verde e il decoro urbano ci invitano ad uscire a piedi nelle nostre strade. Sappiamo benissimo che quanto detto è una condizione che dovrebbe rappresentare la normalità per una città, ma, purtroppo, in questi quasi tre anni non lo è stato nella nostra.
Cassino bella è una città dove il Parco Baden Powell e Piazza San Giovanni realizzati e valorizzati nella mia amministrazione, diventano due dei tanti luoghi puliti e accoglienti. Cassino bella è una città dove la Villa comunale diventa un’oasi di meraviglie e le Terme Varroniane un vanto.
Cassino bella è senza buche, con i marciapiedi praticabili e dove gli alberi non sono cementificati.
Cassino bella attrae, rigenera i turisti. Quelli che torneranno a visitare la Rocca Janula, il Museo Historiale, l’area archeologica, che scenderanno dall’Abazia e prenoteranno nei nostri ristoranti dove troveranno piatti tradizionali della cucina delle nostre mamme. Dove potranno passeggiare, restare nel calore di una città che si sveglierà europea, storica ma innovativa, funzionale ma soprattutto accogliente, pronta, culturalmente vivace.
Cassino bella è quella città in cui il cittadino, il turista, il visitatore, arriva e resta per acquistare, per scegliere i nostri storici e competitivi negozi, oppure i nuovi che nasceranno, spinti da una città che investe e valorizza il commercio, che ne riconosce l’essenza e la capacità attrattiva ma soprattutto che genera investimento, economia e con essi benessere.
Cassino bella è anche una città che deve essere attenta alle fasce più deboli e alle persone in condizione di disabilità. Vogliamo applicare il PEBA, il piano di abbattimento delle barriere architettoniche, un provvedimento importante che renderebbe sicuramente più vivibile per tutti la nostra città.
Inoltre vogliamo prendere un impegno importante con la cittadinanza, senza illudere nessuno su altri progetti faraonici. Vogliamo fare in modo che il ristoro economico che Acea deve alla nostra città sia destinato, tramite appositi capitoli di bilancio, alle fasce più deboli.
Cassino bella ve la voglio raccontare tutta, passo dopo passo, solo per amore”. Ha concluso Petrarcone.