Pontecorvo – Ic2/Airc nelle scuole: Il futuro della ricerca comincia in classe
Mercoledì 8 maggio 2019, gli studenti delle classi 3^ della scuola secondaria delI’Istituto Comprensivo 2 di Pontecorvo, hanno vissuto una giornata speciale incontrando la ricercatrice AIRC dott.ssa Daniela Corda. L’evento, fortemente voluto dalla prof.ssa Rosa Satini, da anni volontaria AIRC e promotrice da ben 10 anni di CANCRO IO TI BOCCIO nella nostra scuola, ha avuto l’obiettivo di avvicinare gli alunni alla cultura della salute e del benessere, temi a cui la Dirigente, dott.ssa Rita Cavallo, ha sempre mostrato grande sensibilità. La ricercatrice ha iniziato il suo intervento presentando il lavoro e i risultati a cui, lei e i suoi collaboratori, sono arrivati grazie ai finanziamenti di AIRC. Finanziamenti iniziati nel 1988 e sempre rinnovati fino ad oggi. Le numerose domande poste dai ragazzi alla dott.ssa, hannorappresentato il momento più vivo e coinvolgente dell’incontro: gli alunni sono diventati protagonisti. Le più ricorrenti sono state : – Perché ha scelto di fare questo lavoro? – Le piace il suo lavoro? – Questo era il lavoro dei suoi sogni o avrebbe voluto fare altro? –Quali emozioni ha provato quando ha ottenuto i risultati attesi? – Esistono sintomi per riconoscere il cancro? – Esistono analisi cliniche specifiche che permettono di individuare il tumore?. La ricercatrice ha spiegato loro che all’età di 19 anni ha iniziato ad appassionarsi al suo lavoro e ad oggi, sono 40 anni che si occupa di ricerca. Una volta scoperto il mondo della scienza, ha capito la sua passione e ha deciso che la ricerca era il lavoro a cui poteva dedicare la vita. Non ha alcuna intenzione di smettere, nonostante sia impegnata dalle 10 alle 12 ore al giorno. Migliorare lo stato dell’uomo e della società, la dedizione verso gli altri, la voglia di scoprire l’ignoto, sapere che con il tuo lavoro sei oltre la frontiera, sono i sentimenti che alimentano, giorno dopo giorno, la sua grande passione. La ricercatrice ha poi descritto ai ragazzi l’emozione irrefrenabile provata ogni qualvolta, dopo mesi di lavoro, lei e i suoi collaboratori ottenevano il risultato tanto atteso. La dott.ssa ha infine affermato che la prevenzione è la prima arma per combattere il tumore e a seguire: non fumare, condurre un buon stile di vita e alimentarsi in maniera sana. L’incontro si è concluso con la soddisfazione sia dei ragazzi per l’esperienza insolita vissuta, sia della ricercatrice per la lezione di vita offerta loro. Plauso all’iniziativa che coinvolge e appassiona i ragazzi su temi di grande rilevanza.