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Frosinone – Omicidio Capirchio: le condanne in primo grado

Oggi presso il Tribunale di Frosinone, si è tenuta l’Udienza di rito abbreviato a carico di Michele CIALEI e del figlio Terenzio, il primo per il reato di “omicidio premeditato” ed “occultamento di cadavere” e il secondo poiché accusato di “vilipendio ed occultamento di cadavere” nei confronti del 61enne Armando CAPIRCHIO.

La tragica vicenda risale al 23 ottobre 2017 allorquando CAPIRCHIO, allevatore  di Vallecorsa, dopo essersi recato al pascolo non fece più ritorno a casa.

Le indagini, avviate dai Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigato del Comando Provinciale e della Compagnia di Frosinone, portarono sul registro degli indagati il Michele CIALEI che il 12 dicembre 2017 veniva tratto in arresto dai militari in esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Frosinone, Dott. Antonello Bracaglia Morante, su richiesta della locale Procura, P.M. Dott. Vittorio Misiti.

Successivamente il 23 marzo 2018, in Lenola (LT), località denominata Ambrifi, a seguito di incessante ed articolata attività info investigativa, i militari del Reparto Operativo e della Compagnia di Frosinone, rinvenivano il cadavere sezionato nelle diverse parti anatomiche, appartenuto in vita al CAPIRCHIO. I resti umani venivano rinvenuti all’interno di due sacchi telati per uso agricolo celati in una cavita’ sotterranea profonda circa 10 mt. a cui si accedeva attraverso una piccola apertura  naturale.

Oggi la Sentenza emessa dal G.U.P. Dott.ssa Ida LOGOLUSO, con la quale il CIALEI Michele è stato condannato a 30 anni di reclusione, mentre il figlio CIALEI Terenzio a 2 anni e 6 mesi di reclusione con pena sospesa. In aula erano presenti il P.M. dott. Vittorio MISITI ed i difensori degli imputati Avvocati Camillo IRACE e Giampiero VELLUCCI. 

(Nota stampa comando provinciale carabinieri)