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Omicidio del carabiniere Rega: il ricordo

di Luigi Sparagna

PER UN PUGNO DI ……..EURO

Andrea:  “ ciao Mario, ti passo a prendere io a casa per il turno zero-sei di questa notte? “

Mario:    “ciao Andrea, si, grazie, se passi tu a casa mi fai un piacere. Non ho ancora disfatto le valigie del   viaggio di nozze.”

Andrea:  “ immagino, perciò vengo io da te a mezzanotte.”

Mario:    “grazie, questo turno mi serve proprio, così domani ho una giornata di smontante e posso mettere a posto i bagagli con tutta calma insieme a Rosa Maria che intanto stanotte si riposa. Noi tanto siamo abituati a questi turni e ti dirò, il lavoro un tantino mi mancava, colpa di questo strano nostro mestiere che è peggio di una droga, quando non ce l’hai vai in astinenza. Ciao allora, a stasera.”

Andrea:  “OK, a stasera.”

Mario:   “ciao Andrea, grazie per essere venuto a prendermi, mi hai risparmiato il viaggio fino in caserma,  tanto siamo in borghese e la divisa che ho nell’armadietto in caserma non serve. Porcaccia miseria, adesso che ci penso nell’armadietto ho anche la pistola che ho lasciato prima di partire per il viaggio di nozze, solo che a quest’ora per aprire bisogna togliere l’allarme all’ingresso, all’armeria, sai che palle. Tanto tu sei armato vero? “

Andrea:  “si, certo, che vuoi che succeda, per una volta. Il nostro territorio poi è tranquillo.”

Mario:    “ma si, dai, per una volta! Che poi se la usi ti fanno pure passare un mare di guai. Andiamo su iniziamo il nostro  giro.”

Mario:    “Centrale..Centrale  da pattuglia Farnese Uno, iniziamo turno zero-sei”

Centrale: “ricevuto Farnese Uno, controlli radio buoni, confermate militari Rega e Varriale turno zero-sei.”

Mario:     “si conferma”

E’ QUASI MEZZANOTTE E MEZZA

Centrale: “Farnese uno portatevi in via Cossa, e vedete se individuate due giovani, altezza 1,70 circa , corporatura regolare, con uno zaino. Sono segnalati e ricercati perchè stanno facendo un cavallo di ritorno per restituire lo zaino che hanno scippato pochi minuti fa a Trastevere. Date ricevuto.”

Mario:     “ricevuto, siamo vicini andiamo subito.      Passo…………..e CHIUDO      

Nulla di questo colloquio è frutto di risultanze investigative. Ho semplicemente chiesto aiuto alla fantasia, affondando nel ricordo dei tanti servizi fatti, per immaginare una possibile conversazione tra due colleghi Carabinieri, che ogni giorno lavorano insieme. Ora invece il commento di questo tragico fatto è la pura espressione di sentimenti di chi ha condiviso l’essere Carabiniere, con tutte le grandi soddisfazioni che questo lavoro comporta, ma anche con tutti i rischi ad esso connessi, così come le rinunce e le paure che, mi si creda, ci sono sempre, e che si cerca di scacciare semplicemente facendosi il segno della croce quando si entra in macchina e si sta per affrontare la strada. I Carabinieri lo fanno per sperare di riportare la pelle a casa ogni volta che escono di servizio, perché ogni volta può essere quella la volta maledetta che tocca a te. Perciò quando inizia la tua giornata di servizio un segno di croce e una mano al portafogli dove custodisci la medaglietta della Patrona Virgo Fidelis, con la fede che ce la mandi buona anche Oggi. L’estate torrida del 2019 è stata segnata per l’Arma dei Carabinieri dal terribile lutto per l’omicidio a sangue freddo di Mario Cerciello REGA. Ne sono morti tanti di Carabinieri, purtroppo ne moriranno altri ancora, ma questa inutile morte, orrendamente inferta con undici micidiali fendenti, ha sconvolto chi vive di questo pane quotidiano. La Polizia di Stato, prima tra le forze dell’ordine, ha manifestato a Roma e Napoli la vicinanza ai Carabinieri con una quanto mai visibile testimonianza di commozione. Far suonare a distesa le sirene delle autoradio, quelle sirene che accendiamo per avere via libera a raggiungere più presto possibile il posto dove si ha bisogno di noi, e che a volte sarà quello della maledetta volta fatale, è stato un interminabile urlo di dolore e di resa degli onori per Mario. Ma attenzione, questa manifestazione è, a mio avviso, anche un sintomo che dovrebbe significare qualcosa per chi si occupa del governo del Paese. Non voglio sostenere che c’è malessere tra le forze dell’ordine, ma che sempre più spesso, recentemente, si avverte indifferenza per un lavoro rischioso, condotto con crescente professionalità, frutto di corsi di aggiornamento continui per giustificare, come da certa parte si sostiene, lo stipendio, in verità ancora molto distante da qualunque equilibrio retributivo, questo forse sta cominciando a serpeggiare tra chi indossa una divisa. Strumentalizzazione? L’intellighenzia politica ne stimola il sospetto. Lo fa quando difende e giustifica una capitana di una nave che sperona una imbarcazione militare con Finanzieri a bordo, lo fa quando nelle manifestazioni di piazza che degenerano in scontri violenti, piuttosto che vedere i lanci di corpi contundenti a volte grandi quanto estintori, accusa i Carabinieri di reazioni violente contro i manifestanti, lo fa quando si chiede perchè Mario Cerciello Rega non aveva la pistola (che tanto non avrebbe mai usato contro due “fessacchiotti” che facevano un cavallo di ritorno per 100 miseri euro). Lo fa quando per una stupida foto, verosimilmente sfogo emotivo di chi ha ammanettato l’assassino del proprio amico e collega, e che comunque gli costerà cara, come è giusto per legge, e anche per logica professionale, ci si precipita in carcere per accertarsi che non sia torto un capello al giovane cowboy, evidentemente appassionato di far west e duelli stile “per un pugno di dollari” che al cambio fanno 100 miseri euro. Lo fanno tutti coloro che invece di tacere per lo sgomento di immagini televisive di un incrocio dove un mucchio di segatura copriva una pozza di sangue, come si fosse in un mattatoio, ma che era invece di un giovane Carabiniere non certo meritevole (come tutte le vittime di questo mestiere) di essere trattato al pari di carne da macello, si precipitano a dire la loro e a fare vetrina di giudizi e pareri di cui non abbiamo bisogno.

Tacete !

Il prossimo 5 giugno, giorno della festa dei Carabinieri, consegneremo (ne sono certo) a Rosa Maria la medaglia in memoria del marito Mario Cerciello Rega.

Il 10 agosto, ho visto una stella cadente e ho espresso un desiderio…….”Madonna Virgo Fidelis rendi giustizia a questo Carabiniere caduto nell’adempimento del suo dovere”.

La crisi di governo attuale magari potrebbe vedere quale prossimo Ministro della Difesa chi si preoccupa della sorte di un cowboy, così potrebbe guardare negli occhi la vedova Cerciello Rega mentre gli appunterà sul petto la medaglia in memoria del marito, caduto per adempiere al suo dovere, del quale percepirà la pensione di reversibilità……..un pugno di EURO.

La quotazione della carne da macello.

“ …..per te il rischio che raramente da gloria

il dovere ingrato della vigilanza continua

la morte che giunge improvvisa senza l’ebbrezza dell’assalto”