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Arce – Delitto di Serena: il Comune vuole essere parte civile

Il Comune di Arce si costituirà parte civile nel processo penale per il delitto di Serena Mollicone. È quanto ha stabilito la giunta municipale presieduta dal sindaco Luigi Germani, con deliberazione n. 13 del 23 gennaio 2020.

L’amministrazione comunale, già da tempo e prima dell’udienza preliminare dello scorso 15 gennaio innanzi al Gup di Cassino, aveva chiesto agli uffici e al legale dell’Ente di predisporre gli atti per la costituzione di parte civile.

Giovedì scorso la decisione formale è avvenuta nella riunione di giunta a cui hanno partecipato tutti gli assessori e il primo cittadino.

«Il Comune di Arce – si legge in un passaggio della delibera – oltre ad esprimere la massima solidarietà umana a Guglielmo Mollicone, padre di Serena, per la determinazione con cui per anni si è battuto per la ricerca della verità, intende costituirsi parte civile nel processo, in caso di rinvio a giudizio degli imputati».

Le motivazioni espresse dall’esecutivo per la costituzione in giudizio, sono riconducibili al danno di immagine provocato alla collettività arcese e alla particolare efferatezza con cui è stata uccisa la giovane studentessa.

«Il clamore mediatico suscitato dalla vicenda – si legge ancora nel dispositivo approvato dalla giunta – ha determinato ripercussioni negative sul comune e sulla collettività arcese. In primo luogo per i danni di immagine che ne sono conseguiti a cui va aggiunto il danno subito dalla collettività arcese a causa dell’efferatezza del delitto, per il turbamento che ha provocato e quindi per la lesione del diritto dei cittadini ad una vita serena e tranquilla nel proprio territorio».

L’incarico di costituzione è stato affidato al legale dell’ente, avvocato Antonio Radice, che ora dovrà provvedere agli atti consequenziali.