Politica

Pontecorvo – Antenna a Sant’Oliva, l’interrogazione del consigliere Paliotta

Il consigliere comunale di opposizione, a capo del Movimento “Cambiamo Pontecorvo”, Annalisa Paliotta, ha presentato lunedì mattina un’interrogazione al sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo, e all’assessore alla Sanità, Gianluca Narducci, in merito al posizionamento di un’antenna di telefonia nella frazione di Sant’Oliva.

La possibile installazione sta infatti destando la preoccupazione di molti  dei residenti, considerando che l’impianto dovrebbe essere posizionato nelle vicinanze della piazza di Sant’Oliva, su un terreno di proprietà di una congregazione religiosa.

“La richiesta di chiarimenti – sottolinea Paliotta è più che mai doverosa e per diverse ragioni. Innanzitutto desideriamo sapere in cosa consistono e se sono finalizzati all’impianto di telefonia, i lavori in corso a Sant’Oliva. Chi e in che modo si è occupato di informare i cittadini al riguardo? Il Sindaco afferma di non essere stato portato a conoscenza delle finalità di tali lavori. Ci chiediamo come ciò sia possibile, dal momento che qualcuno deve aver rilasciato un’autorizzazione. Sappiamo – continua Paliotta –che si tratta di un terreno di proprietà della Curia, ma appunto per questo risulta ben strano che non ci sia stato un naturale ed opportuno scambio di informazione tra quest’ultima e il Comune in merito all’apertura del cantiere”.

Paliotta pone inoltre l’accento sui possibili rischi per la salute pubblica che potrebbero essere amplificati con la presenza di un ripetitore. Esiste uno studio dell’Agenzia Internazionale per La Ricerca sul  Cancro (IARC) che classifica i campi elettromagnetici a radiofrequenza come cancerogeni di gruppo 2b. Ciò significa che sebbene non esista un’evidenza scientifica che le antenne e i ripetitori aumentino il rischio di alcune patologie, non vi è nemmeno certezza sul contrario, ovvero che non rappresentino un rischio ulteriore per la salute. E’ anche per questa ragione che centinaia di comuni italiani hanno adottato piani di localizzazione per gli impianti di telecomunicazione, mappando i territori di pertinenza in aree più o meno sensibili in base anche al numero dei cittadini residenti.

Certamente – chiarisce Paliottaè necessario ed auspicabile che il progresso e l’innovazione facciano il loro corso, ma, con gli strumenti più adeguati, questo può avvenire di pari passo con l’applicazione di norme e leggi a tutela della salute pubblica e del territorio.

Rotondo afferma adesso di schierarsi dalla parte dei cittadini che stanno protestando, ma i tempi della sua presa di posizione ci lasciano perplessi. Si tratta di demagogia e non di una più costruttiva e lungimirante ricerca delle soluzioni.

Il nostro Comune, seguendo l’esempio di altre amministrazioni, dovrebbe dotarsi di un piano di localizzazione delle antenne e degli impianti di telecomunicazione, studiando la soluzione migliore insieme a personale formato e competente in materia. Abbiamo la fortuna di avere una valida Facoltà di Ingegneria nella vicina Università degli Studi di Cassino, con la quale avviare un percorso di collaborazione proficuo per il nostro territorio. Come mai fino ad ora, e nonostante la presenza di altri impianti di telefonia, l’eventualità di dotarsi di un piano ad hoc per la loro installazione non è stata considerata? Si tratta di questioni importanti e non certamente inverosimili– conclude Paliottacon le quali ora e in futuro, bisognerà spesso fare i conti. Per questa ragione la pianificazione di interventi del genere non può essere rimandata ulteriormente”. Comunicato stampa