REWIND
di Luigi Sparagna
Usciti quasi indenni dalle vacanze estive, affrontate le prime serate di movida e i primi giorni di scuola coi banchi a rotelle, senza troppi casi di Covid, pensavamo di stappare bottiglie di spumante nostrano alla faccia del virus, ed eccoci ripiombati nella buia spirale dei bollettini quotidiani su colpiti, ricoverati, risultati infetti ai tamponi, vittime di Covid 19, giammai sopito e anzi, emulo del cinematografico Terminator, più si pensa di averlo fatto a pezzi, più lui si ripropone rinvigorito e determinato a distruggerci. Il Premier Conte, forte dei pareri dei virologi che nella fase uno hanno dettato comportamenti antipandemia risultati efficaci, almeno a detta delle varie autorità scientifiche internazionali, indifferente alle accuse di marginalizzazione delle componenti parlamentari, ha scagliato più DPCM Lui che frecce un indiano Apache, per combattere questa guerra al nemico pubblico numero uno della salute. Parola d’ordine chiudersi in casa, distanziarsi, mascherine ovunque e dovunque, coprifuoco. Comportamenti che in guerra equivalgono a mimetizzarsi, nascondersi al nemico. Comportamenti che al giorno d’oggi non si usano quasi più neppure in guerra, figuriamoci che successo possono avere contro Covid 19. Ed eccoci giunti al momento del REWIND. Riavvolgiamo il nastro. Ci aspetta forse il balcone di casa con striscioni e canzoni? I militari stanno facendo il tagliando ai mezzi da trasporto per traghettare le salme agli inceneritori? L’ultimo DPCM, l’ennesima freccia di Conte, ha sortito l’effetto di avere scatenato proteste in varie parti della Nazione. E’ di tutta evidenza che Conte non ha mai letto il famoso compendio “Arte della Guerra” dell’altrettanto famoso SUN TZU, Generale Cinese vissuto tra il VI e il V secolo.
Sunzi disse : “in guerra conta vincere; lunghe operazioni spuntano le armi e abbattono il morale, e l’assedio di una città esaurisce le forze. Se l’Esercito è impegnato troppo a lungo, le risorse statali risultano insufficienti. Se le armi sono rovinate, il morale è basso, le forze cedono e le finanze sono in via di esaurimento..(omissis). In tali condizioni anche l’aiuto di saggi consiglieri non potrà garantire un futuro favorevole. Non esiste uno Stato che tragga profitto da una lunga guerra”. I consiglieri di Conte sono stati i virologi che hanno propinato la ricetta della clausura nella fase uno, ma è doveroso dire che molte loro previsioni sul contenimento della Pandemia sono state smentite dai fatti. E’ un dato; i sacrifici accolti con Patriottica fiducia dagli Italiani non sono serviti. Vogliamo continuare? Ce ne vogliamo fregare di SUN TZU? Padroni ! Ma la corda a tirarla troppo si spezza. I disordini di Napoli, Torino, Roma e Milano sono un segnale molto preciso. Non serve dire che frange estremiste e violente si sono insinuate tra i manifestanti, la protesta è aperta; i soldati non si fidano più del loro Generale, non ce la fanno più a combattere, avvertono che le strategia per condurre la battaglia è affidata in mani che non sono in grado di garantire il successo, semmai solo il logoramento. Non è strategia chiedere un sacrificio per salvare il Natale. E dopo Natale, per chi ci arriva e magari non lo festeggia per carenza di risorse, quale altra freccia verrà scagliata sugli Italiani? C’è un grave problema non solo di comunicazione, ma credo di poter dire che addirittura c’è un grave deficit organizzativo, di pianificazione e perché no, anche una assurda capacità di far comprendere agli Italiani che in una guerra come quella che siamo chiamati a combattere, occorre anche saper accettare un minimo rischio. E’ il rischio di vivere! Generale Conte (mi scuso coi Generali), la truppa non ce la fa più, i tuoi soldati sono esausti, armiamoci e partite non è un motto che ha vita lunga. I virologi hanno fatto la loro parte, è bene che continuino a farla nella speranza di trovare un vaccino, che poi a Whuan pare non sia servito, ma adesso il gioco si fa duro, e allora è il momento per i duri di combattere. Ma ne abbiamo di duri? Se questa domanda non se la pone il Premier Conte, tra poco non serviranno a nulla i lacrimogeni, temo che affronteremo la disobbedienza civile. I ristoranti riapriranno, tutti andremo a mangiare e circoleremo dopo le 24 ( che ancora mi domando che razza di limitazione è ? Non si vedeva dai tempi di Cenerentola! ), prenderemo un sacco di multe che non pagheremo fino ad accumulare miliardi di Euro di contravvenzioni verso le quali faremo ricorso alla giustizia civile che coi suoi tempi forse verranno archiviate per prescrizione, andremo in palestra, in piscina e ai centri Fitness, con buona pace di Covid 19. Il REWIND è guasto, non funziona, non ha senso, non serve. Meno male che questo virus non è più pericoloso di una banale influenza di stagione. Alla faccia delle eccellenze scientifiche che abbiamo scomodato. Credo che Conte abbia scagliato l’ultima freccia. Il Capodanno a casa a mangiare il capitone al massimo in sei persone di famiglia, entro le 24.00, con le finestre chiuse, e a questo punto pure le luci spente, per ingannare il virus che scivolerà con la sua calzamaglia nera tra vicoli e piazze pronto a fare un sol boccone di qualche malcapitato costretto a girare a mezzanotte per aver finito il turno di lavoro, spero Conte ce lo voglia risparmiare.
…………Statemi bene !