BANCHI A ROTELLE
di LUIGI SPARAGNA
Non nego che fin dal primo Governo Conte ho avuto considerazione per l’azione del Premier che agiva con speditezza, seppur rinfacciatagli come antidemocratica esclusione del Parlamento dalle funzioni proprie dell’Alto consesso. Gli avvenimenti che fecero naufragare quella maggioranza, in pratica con l’espulsione di Salvini, per dare vita al secondo tempo dell’amministrazione Conte, ancora una volta non nego di aver considerato positivamente sempre confidando nella leadership che sembrava riconosciuta a Conte dalla coalizione di Governo. La débacle per il Renziano taglio del cordone ombelicale, ed il conseguente formale ritorno alle aule universitarie, rispetto al reale impegno di rimodulare il movimento dei pentastellati, mi lascia pensare. La speranzosa fiducia che ritenevo di poter riporre in un tecnico approdato alla politica, deve confrontarsi con la personale convinzione che la politica ha un potere talmente tossico, da determinare assuefazione e dipendenza anche in coloro che sembrano più immuni rispetto a questo effetto micidiale. Si viene fagocitati dall’onnipotenza della carica, con una forza pari a quella con la quale le mitiche Sirene attraggono i marinai. Se non ci si lega come fece Ulisse si è travolti nei flutti di un godimento che, luogo comune, parrebbe superiore anche a quello dell’amplesso. Tra la docenza universitaria e la politica Conte è chiaramente attratto da quest’ultima. Evidentemente non si è legato. Certo, non posso nascondere la delusione che oggi devo incassare rispetto alla speranza di un anno orsono, quando la grave pandemia che ci ha colpiti sembrava combattuta da mani responsabili, che tra uno slogan e un Decreto costruivano le premesse per sconfiggere Covid 19. Ora l’arrivo di Draghi, da tutti salutato come colui che avrà ragione del virus, mi auguro sia prodromico di più lusinghieri risultati, avendo l’attuale Premier, spero, mitridatizzato la tossicità del potere. Di fatto, è consapevolezza di tutti che a distanza di un anno siamo punto e a capo. Anzi, sembra peggio, perché oltre a Covid 19 ci tocca fare i conti anche con le sue varianti. E’ inevitabile, questa pandemia è destinata a finire, in un modo o nell’altro finirà, è questione di tempo, e non sappiamo quanto ancora ne occorre, ma finirà, col suo bilancio di morti, di danni all’economia, di danni ai nostri comportamenti, alla cultura dei nostri giovani studenti che sta segnando il passo rispetto a quanto avrebbero potuto fare. Ci sono timidi segnali positivi quali il cambio di alcuni responsabili delle aree di crisi, ma si tratta a mio avviso di provvedimenti inevitabili. Non si può lasciar fare a chi è stato capace di spendere, in un momento di crisi economica e necessità di corposi ristori, ben quattrocentomila Euro a tenda da campeggio con una primula disegnata sopra, somma spropositata con la quale si costruisce una villa a due o tre piani. Tralascio le altre critiche circa la gestione della distribuzione dei vaccini, il minor o addirittura mancato adeguamento delle strutture sanitarie, l’acquisto di mascherine inefficaci e per le quali ci sono inchieste in corso, e tutto ciò che è emerso nel corso di quest’anno. Ma una per tutte, l’acquisto di banchi con le rotelle per mantenere le distanze di sicurezza, è la più grossa, incredibile, sciocca idea che è costata una cascata di Euro agli Italiani. Non riesco a darmi pace di come si possa pensare di mantenere una distanza affidandosi alle rotelle. Che diamine pensavano di far fare agli studenti? Non ho parole ! Siamo stati un anno in balia delle marcescenti decisioni di personaggi evidentemente cerebrolesi? O qualcuno ci ha lucrato approfittandosi di ingenui travestiti da esperti? Non è che magari, sotto sotto erano tutti d’accordo? Sembra che vivano in un altro mondo, chi non sa chi gli ha pagato la casa, chi non sa quanto devono costare le mascherine, chi paga cifre iperboliche per fesserie. E’ grave! Da questi campioni non potevano che uscire le primule a quattrocentomila Euro ciascuna. Altro che sostituito il Commissario…. a precipizio in una lunga discesa verso un profondo burrone doveva essere lanciato, con il suo seguito di esperti e addetti, ma tutti senza freni….con i banchi a rotelle.