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VACCI – NO

di Luigi Sparagna

Astra Zeneca si può fare. I vantaggi superano i rischi. Mi consola. L’autorità Europea ha sciolto ogni dubbio, in pratica senza nulla aggiungere o togliere rispetto a quello che da giorni si va dicendo da ogni parte, per commentare le morti post vaccino, che comunque sembrano determinate da effetti autonomi e non collegati o collegabili all’assunzione dell’Astra Zeneca. Stando così le cose non ci resta che accettare il rischio di vivere. Si tratta del rischio che in fondo affrontiamo ed accettiamo ogni giorno, quando andiamo in auto, quando andiamo sul luogo di lavoro, quando facciamo sport, quando ci affidiamo alle cure dei sanitari magari per un intervento chirurgico ordinario, ma che pure comporta dei rischi tanto che ti fanno firmare il consenso informato, quando prendiamo un farmaco, quando mangiamo un cibo al quale siamo allergici e non lo sappiamo, quando ci punge un insetto e ci provoca uno shock anafilattico.

La certezza non fa parte delle umane cose. Cosa ci aspettavamo? Mesi di ricerca delle case farmaceutiche per produrre il vaccino e l’Autorità sanitaria Europea in pochi giorni decide se il vaccino incriminato è buono oppure no? Vogliamo troppo, e infatti il responso è stato lapalissiano: i vantaggi sono di gran lunga superiori agli effetti negativi. E vorrei vedere! Siamo punto e a capo. Il programma vaccini potrà però riprendere secondo il potenziamento che il Commissario Generale Figliuolo ha predisposto.

Bisogna crederci, ma immagino che qualche timore tra la popolazione serpeggi comunque, perciò chi è più sospettoso tenderà a prendere le distanze dal momento dell’inoculazione, preferendo l’attesa dei nuovi vaccini in arrivo, quello Russo compreso. Permangono anche la capacità di resilienza degli Italiani e la speranza di uscirne, ma da ora in poi tolgo il quanto prima perché immagino tempi ancora lunghi per porre una volta per tutte la parola fine a questa vicenda pandemica.

L’influenza in fondo non è mai finita, neppure col vaccino. E’ un fenomeno stagionale e ogni anno parte la campagna vaccini e c’è chi lo fa e chi invece no, e non per questo si ammala. Con Covid 19 non mi pare possa essere così vista l’aggressività del virus e la nocività impressionante. Ogni anno vaccinare tutti gli Italiani è un’impresa, ma anche un bel business, che a qualcuno ha suggerito quella che potrebbe essere la trama di un film. Covid prodotto ad arte e diffuso per aumentare in modo esponenziale il giro di affari delle case farmaceutiche grazie alla produzione su scala mondiale dei vaccini. E’ troppo cinico. Non ci credo. Si tratta di un rischio talmente elevato che coinvolgerebbe gli stessi ideatori di un tale crimine. Apriamo dunque l’osservatorio e vediamo nei prossimi giorni che succede. Vaccino si, Vaccino  no . Dio non voglia altre morti.