La Lettura- Roberto Calasso: Le Nozze di Cadmo e Armonia
“Quando qualcosa di indefinito e possente scuote la mente e le fibre, quando la stessa persona, sino a un momento prima torpida e agnostica, si sente squassata dal riso o dalla smania omicida o dallo struggimento amoroso, o si scopre irrorata di pianto, allora il Greco riconosce di non essere solo. C’è qualcuno accanto a lui, ed è un dio”. Quella di Roberto Calasso è una vera e propria dichiarazione d’amore per la mitologia greca, la primigenia narrazione del rapporto tra l’uomo e la divinità, l’entità ultraterrena che per i Greci era “tutto ciò che ci allontana dalla sensazione media del vivere”, dalla vita come pura continuità meccanica. Il primo mito narrato è quello di Cadmo, figlio di Agenore, che si mette alla ricerca della sorella Europa, rapita da Zeus che, per l’occasione, aveva assunto le sembianze di un toro. Ed è sempre con Cadmo che si chiude il libro, con la storia del matrimonio tra lui e la bellissima Armonia, datagli in sposa dallo stesso Zeus come premio per avere liberato Tebe da un terribile mostro. Per celebrare le nozze, le prime nozze della storia dell’umanità secondo il mito, tutti gli dei scesero dall’Olimpo e banchettarono insieme ai Greci, prima e ultima volta in cui gli dei siederanno con gli uomini alla stessa tavola.
Nel mezzo, ci sono un’infinità di personaggi, racconti, storie, aneddoti, che rendono ancor più meraviglioso e variegato il mondo della mitologia greca. Perché, usando le parole del filosofo Salustio, riportate in epigrafe dallo stesso Calasso, “queste cose non avvennero mai, sono sempre”.