Pontecorvo, Pop propone la “Città a Misura di Famiglia”
Nel corso degli ultimi incontri che si sono tenuti presso lo Spazio PoP sono state raccolte molte istanze che i cittadini hanno rivolto al movimento. Dalle discussioni sullo stato della città è emerso con forza un argomento che PoP Pontecorvo, attraverso il suo coordinatore, Davide Luzzi, intende portare alla ribalta nel dibattito politico locale.
“A Pontecorvo mancano servizi essenziali per le famiglie. Ciò comporta da una parte il disagio per le famiglie pontecorvesi e dall’altra la poca appetibilità per le famiglie di scegliere la nostra città come luogo in cui costruire il futuro. Tutto ciò ha ripercussioni demografiche e quindi, sociali ed economiche.” Con queste parole Davide Luzzi sottolinea quanto sia centrale il tema del benessere delle famiglie e prosegue denunciando lo stato, in termini di servizi, in cui versa la città.
“Premetto che sono molto felice di apprendere che dopo sei anni di amministrazione si sia giunti a stanziare fondi per la ristrutturazione dei giochi per bambini in Piazza del Papa. Dopo anni di incuria, un passo in avanti per famiglie e bambini del Rione Pastine. Ma non basta. Questo è solo il minimo indispensabile che una amministrazione comunale possa fare.
Le amministrazioni di Pontecorvo negli anni si sono dimenticate delle famiglie e dei nostri figli. A Pontecorvo vivono circa 1000 bambini al di sotto dei 9 anni. Famiglie che sono costrette a portare i figli fuori città per andare in Piscina, per frequentare spazi pubblici dignitosi o campi estivi.
A Pontecorvo gli spazi ci sono ma sono abbandonati a se stessi.
A partire da Piazza Europa, che rappresenta un potenziale enorme per la creazione di un parco verde in città.
È necessario, come abbiamo sempre sostenuto, fare molto di più per i servizi alle famiglie, poiché lo spopolamento e l’invecchiamento demografico della nostra città (abbiamo perduto circa 800 abitanti in 10 anni) dipende anche da carenze strutturali nei servizi per le famiglie.
Non sto qui a evidenziare che una città che non investe sull’equilibrio demografico incentivando la crescita della giovane popolazione, rischia il tracollo sociale e economico. Sono le giovani famiglie a produrre reddito, a comprare casa, a promuovere la crescita dei consumi creando valore per la città. Non serve un master in economia per capire che una città che non punta sui servizi primari per le famiglie è destinata al tracollo demografico e, quindi, economico e sociale. Centinaia di concittadini sono dovuti fuggire per assenza di prospettive e quelle famiglie che hanno scelto di costruire nella nostra città il proprio futuro devono passare il confine per qualunque servizio.
Non è questa la città che abbiamo in mente e continueremo a batterci per portare alla ribalta le problematiche di famiglie che sono costrette a subire l’inefficacia di una politica di centro destra che, oltre a costruire cattedrali di cemento e parcheggi, a fare accordi di palazzo per posizionarsi alle prossime elezioni, non è in grado di fare altro. Quindi, bene il piccolo passo per la ristrutturazione dei giochi di Piazza del Papa, ma occorre una attenzione maggiore e azioni poi concrete con interventi per il benessere delle nostre famiglie e dei bambini.”