Pontecorvo, ultime visite al Parco di Monte Menola
Ultime visite guidate nel Parco Preistorico di Monte Menola. Protagonista il gruppo scout di Roccasecca con la sua mascotte!
Il 31 dicembre 2022 si conclude infatti il periodo di permanenza delle imponenti installazioni preistoriche che hanno appassionato tanti visitatori in questi tre mesi di apertura al pubblico.
Gianfranco Caporuscio, Presidente Animafamily, Parco di Monte Menola traccia il bilancio di questo ennesimo successo. “Un bilancio sicuramente positivo quello del Parco Preistorico, realizzato in continuità con il precedente Parco Giurassico degli anni scorsi. I nostri progetti si prefiggono oramai da tempo di coniugare aspetti ludici e aspetti formativi diretti soprattutto al pubblico più giovane. Abbiamo stretto un ottimo rapporto con le scuole di tutto il comprensorio della Valle del Liri e di questo siamo davvero orgogliosi. Ci confermiamo un attrattore di sicuro interesse nell’ambito del turismo open air e per questo siamo membri riconosciuti della DMO del Lazio meridionale.
Ma il target dei nostri progetti di divulgazione rimane quello dei bambini e ragazzi, i più sensibili ai temi dell’ambiente, della sostenibilità, della trasformazione del nostro territorio nel corso dei secoli. La loro curiosità, il loro stupore, le loro domande, la loro partecipazione rappresentano per noi il riconoscimento più bello, che ci ripaga di tanto lavoro. Peccato davvero per non aver potuto coinvolgere in questi mesi come avremmo voluto i piccoli alunni delle scuole pontecorvesi a causa delle difficoltà del trasporto scolastico. L’accessibilità rimane la croce e delizia del Parco di Monte Menola: impedisce una eccessiva presenza turistica, preservandone l’ecosistema, ma d’altro canto una viabilità non proprio agevole rappresenta un limite per l’ulteriore crescita del Parco. Per questo stiamo lavorando ad un innovativo progetto in tal senso che abbiamo già sottoposto ai referenti regionali.
L’attività sui temi della preistoria prosegue: stiamo valutando una collaborazione importante con il Museo di Pofi, in cui è custodito come è noto il cranio di Argil, l’homo cepranensis, che ha ispirato il nostro allestimento.
Non mi resta che ringraziare gli straordinari amici e collaboratori del Parco Preistorico, grazie ai quali tutto questo è stato possibile, su tutti la Regione Lazio, che ha creduto ancora una volta in noi, insieme a tutti gli altri enti patrocinanti”.