Esperia, orchidee spontanee: esperti a convegno
Per il secondo anno consecutivo, l’APS Zafferano Viola e la Sezione di Esperia del C.A.I. (Club Alpino Italiano), in collaborazione con l’APS G.I.R.O.S. (Gruppo Italiano per la Ricerca delle Orchidee Spontanee) e con il Patrocinio del Comune di Esperia hanno organizzato un interessante convegno imperniato su attualissimi argomenti di protezione e salvaguardia dei beni ambientali, con particolare riferimento alle Orchidee spontanee, e dei metodi da impiegare per la loro valorizzazione e divulgazione.
I temi ambientali sono all’ordine del giorno nella nostra epoca e da questo punto di vista l’APS Zafferano Viola si pone in prima linea con la puntuale organizzazione di questi eventi.
Da anni la Sezione del C.A.I. di Esperia organizza ogni anno una escursione dedicata a godere della splendida fioritura della Orchidee che, numerose, variopinte e dalle forme più sorprendenti, popolano le zone più selvagge dei Monti Aurunci. Lo scorso anno l’escursione fece seguito alla conferenza. Quest’anno, per motivi organizzativi il trekking è avvenuto con due settimane di anticipo.
Nell’organizzare queste eventi si ha come obiettivo la presa di coscienza della bellezza e della necessità di salvaguardia del territorio dei Monti Aurunci, nonché la sensibilizzazione della popolazione riguardo la conoscenza delle orchidee spontanee che è alla base per la protezione e conservazione di questi delicati gioielli della natura.
Anche quest’anno il meteo non ha aiutato gli organizzatori che si sono trovati costretti a rinunciare alla splendida location naturale delle “Sorgenti” di Monticelli di Esperia e ad utilizzare la sala polivalente sottostante la Piazza Italia. Nonostante ciò la sala è risultata gremita di un pubblico variegato che ha seguito con interesse e partecipazione le varie relazioni.
Al benvenuto del Presidente dell’APS Zafferano Viola, Prof. Vincenzo Cerrito, ha fatto seguito il saluto del Presidente delle Sezione C.A.I. di Esperia, Dr. Francesco Purificato.
Il primo intervento è stato tenuto dal Dr. Marco Del Bene, Agronomo, che portando esempi tratti dalla propria attività professionale, ha cercato di chiarire i concetti di biodiversità e di come essa sia alla base anche della conservazione ambientale. Le orchidee sono state portate come esempio, in quanto presentano un ciclo vitale molto particolare ed articolato e in questo contesto fungono da validi indicatori di qualità dell’ambiente. Dunque la loro presenza, abbondanza e molteplicità di specie, permette di valutare proprio il livello di purezza di un habitat naturale.
La Dottoressa Noemi Fiorino, zootecnica, ha focalizzato il suo intervento sull’apicoltura e sull’importanza che le api rivestono nella vita dell’umanità. Negli ultimi anni, a causa dei problemi climatici, ma anche e soprattutto per l’uso indiscriminato di insetticidi e pesticidi, si è assistito ad una impressionante diminuzione del numero delle api. Spesso non se ne ha coscienza, ma l’incessante attività bottinatrice di questi insetti permette la produzione di generi alimentari i più disparati, permettendo agli esseri umani di mantenere una dieta variata ed equilibrata. A margine di questa presentazione la Sig.ra Gioia Di Prete titolare della Azienda Agricola “La Magia delle Api” ha esposto una teca in legno e vetro con una vera arnia con api all’interno.
A seguire, Bruno Petriglia, fotografo, botanico, del G.R.O.S.S. dei Monti Simbruini e socio G.I.R.O.S. della Sezione Laziale Enrico Coleman, con una successione di splendide immagini ha rappresentato le relazioni tra insetti e fiori, spiegando come, nel corso della storia della terra, l’evoluzione delle piante e dei loro fiori sia andata di pari passo con l’evoluzione degli insetti impollinatori. Sono state illustrate le varie modalità di impollinazione e svelati gli espedienti che i vegetali mettono in atto per attrarre gli insetti assicurando così la conservazione della specie. Le orchidee sono all’apice di questa piramide evolutiva, attirando gli insetti impollinatori con tecniche raffinate quali l’inganno alimentare (imitando nelle forme e nei colori i fiori nettariferi) o addirittura l’inganno sessuale (imitando le forme degli insetti femmina ed emettendo dei feromoni simili a quelli delle femmine fertili).
L’ultimo intervento, del Dr. Maurizio Steffan socio G.I.R.O.S. della Sezione Laziale Enrico Coleman è stato incentrato completamente sulla ricerca delle orchidee in natura. Dopo una introduzione sulla complessità della germinazione dei semi di queste piante, sono stati trattati temi di conservazione ambientale riallacciandosi ai temi già trattati dal dr. Del Bene. Sono state illustrate con belle immagini le specie più comuni nel circondario di Esperia, suddividendo il territorio in vari livelli altitudinali. Molte le immagini raccolte negli habitat della zona: “le Sorgenti”, “Polleca”, “Le impronte dei Dinosauri”. Una ricchezza di specie inattesa dal pubblico presente, ignaro di avere alle porte della propria città una così variegata popolazione di orchidee. E’ stata colta l’occasione anche per illustrare i frutti della “caccia di orchidee” fatta nel corso dell’escursione C.A.I. dello scorso anno alla Serra Campo di Venza.
L’interesse per gli argomenti trattati si è reso evidente nel dibattito che si è acceso al termine delle presentazioni. Francesca Brunamonti del G.I.R.O.S. ed il Presidente Vincenzo Cerrito hanno moderato la discussione nata con l’intervento del vice sindaco di Esperia Guglielmo Maddè il quale, al termine, ha garantito l’impegno della amministrazione per l’impianto presso “le Sorgenti” di Monticelli di una bacheca sul tema delle orchidee locali realizzata dalla APS Zafferano Viola in collaborazione con l’APS G.I.R.O.S.
Il commiato è stato sottolineato dalla degustazione di miele e saporiti formaggi tipici offerti dalla Azienda Agricola “La Magia delle Api”.