Pontecorvo, soldati tedeschi in visita al Museo delle Battaglie
di Umberto Grossi
Domenica 18 giugno una delegazione di Ufficiali e sottufficiali dell’esercito tedesco, in servizio presso il 4° Battaglione 131, che da qualche giorno sono a Pomezia, addetti alla manutenzione del cimitero tedesco, hanno visitato il Museo delle battaglie sul monte Leuci, accompagnati dal “pontecorvese”, Giuseppe Conti, da anni emigrato in quella città.
Il Battaglione Logistico 131 fu riorganizzato come Battaglione Rifornimenti 131 nel 2014 e il rifornimento, il trasporto e le riparazioni sono tra i loro compiti principali.
Esso ha sede nella località di Bad Frankenhausen in Turingia.
Durante la visita, sono rimasti colpiti nel vedere Pontecorvo interamente distrutta a seguito dei bombardamenti e cannoneggiamenti, come si vede dalla gigantografia che campeggia nel museo.
Hanno dimostrato grande interesse per i reperti esposti, fotografandoli e facendo dei video soprattutto ai pannelli fotografici, ma il loro apprezzamento è andato soprattutto per la ricostruzione di quello che era uno dei bunker difensivi che i tedeschi avevano realizzato lungo la Linea Hitler/Sbarramento Senger, i cui resti ancora oggi si possono vedere in alcune zone delle campagne di Pontecorvo.
Hanno chiesto poi notizie su come sia stato realizzato il museo ed è stato detto loro che il tutto è nato da un’idea del compianto storico locale subito dopo che i locali che lo ospitano erano stati ristrutturati grazie all’interessamento dell’allora Assessore comunale Paolo Trillò, purtroppo scomparso prematuramente.
Sono rimasti colpiti altresì dal panorama che si gode sulla valle del Liri dal monte Leuci, e per questo è stato fatto notare che viene chiamato “il balcone sulla valle del Liri” come lo aveva da sempre definito il prof. Mario Canciani.
La visita si è conclusa con la firma sul registro dei visitatori dove hanno lasciato un pensiero che così recita “per evitare che si dimentichi” è seguita poi la foto ricordo anche con il Direttore del Museo e c e un arrivederci.