La Cultura Napoletana per “palati fini” portata in scena a Pontecorvo
di Luigi Sparagna
Sabato 12 ottobre nella sala auditorium multifunzionale dell’Istituto comprensivo due “Bernadotte”di Pontecorvo, questa volta, Fabio D’Avino, attore e non solo, impegnato a Pontecorvo con un corso di recitazione che si avvia alla sua seconda stagione, con PARTENOPLEIADI ci ha regalato uno spettacolo che mi piace definire “roba per palati fini”. E di palati fini Pontecorvesi ce ne sono stati molti, che non si sono persi lo spettacolo scegliendo intelligentemente un momento culturale alle solite Kermesse televisive del sabato sera. Fabio D’Avino e Gianni Forte in duetti tra il serio ed il comico, con il M° Fabio Mirabelli al pianoforte e la strepitosa Soprano Raffaella Fraioli, hanno riassunto le caratteristiche peculiari della cultura napoletana offrendoci momenti di grande effetto, tanto che il pubblico si è lasciato coinvolgere in una partecipazione in bella simbiosi con gli attori. Il Sindaco Dott. Anselmo Rotondo, ha proposto una chiave di lettura dello stretto legame tra la napoletanità e la pontecorvesità, andando a pescare ai personaggi del carnevale pontecorvese, Mazzamavero prima e Burlicchio dopo, che ha spiegato essere il travaso di usi e costumi che anticamente alcuni Pontecorvesi acquisirono da Napoli facendone tesoro culturale del carnevale pontecorvese. Che dire, se non che Fabio D’Avino si conferma anfitrione del palcoscenico, uomo di spettacolo a tutto tondo, al punto da affiancare abilmente una Soprano che con la sua voce e la sua interpretazione ci ha mostrato cosa vuol dire cantare. Innanzi ai suoi allievi, che a fine serata hanno ricevuto un attestato per la partecipazione al primo corso da lui tenuto, ha offerto stavolta la sua interpretazione, il suo modo di essere attore, e mi ripeto il suo modo di essere uomo di spettacolo. Premiata così anche l’intuizione e la totale dedizione al progetto dell’assessore Katiuscia Mulattieri, che gli ha affidato questo esperimento e gli rinnova ancora la fiducia per il prossimo anno perché si possa avere una scuola di teatro, che sempre con maggior convinzione si vuole immaginare stabilmente radicata a Pontecorvo, non solo per il prestigio culturale che ne deriverebbe e che molti centri viciniori stanno cercando di acquisire, ma anche e principalmente per i pontecorvesi che hanno vissuto una splendida esperienza e non vedono l’ora di continuare, come loro dicono, con “il sogno nel cassetto” che Fabio D’Avino ha reso possibile. Non mi voglio dilungare, ma non posso tacere di aver ricevuto molti ringraziamenti dai genitori dei più piccoli, che hanno visto i loro figli entusiasmarsi per questa splendida opportunità che ne ha svelato la sensibilità, la capacità di crescere mettendosi in gioco a dispetto della giovane età con una grinta e determinazione che fa ben sperare per lo sviluppo culturale loro, e perciò del nostro amato Paese. Concludo solo dicendo, a presto rivederci.