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POLITICA SQUALLORE

di Luigi Sparagna

di Luigi Sparagna
Mentre la Meloni riscuote successi in ogni campo, per ultimo in ambito internazionale dove ha ottenuto l’attenzione di Trump sui dazi per l’Italia e per l’Europa, alla faccia di coloro che la volevano emarginata e tutt’al più destinata ad un terribile cazziatone modello Zelensky, l’opposizione si macera al cospetto di una Premier che va avanti per la sua strada, indifferente agli insulti che le vengono indirizzati. Ma si sa, una certa sinistra che aveva per motto la “lotta dura senza paura” ha mutato il suo slogan in “lotta e gogna senza vergogna”. Miseramente falliti gli attacchi a chi dopo 80 anni non fa professione di disconoscimento del fascismo (oramai morto e sepolto senza possibilità di resuscitare), e rivendicando ai soli partigiani di provata fede vetero PCI la cerimonia del 25 aprile, che però è materia talmente trita e ritrita da passare inosservata, l’opposizione non perde l’occasione di fare la parte  dell’avvoltoio.

 

 

Animale infido, predatore che si nutre di carogne, cioè animali morti, il che la dice lunga sui suoi gusti e sulla capacità di conquistarsi cibo fresco e non avanzi della putrefazione. Ecco che l’opposizione al Governo e alla Meloni in particolare, come un avvoltoio, disegnando col suo volo cerchi in cielo nell’attesa del suo morto, si lancia sul defunto Papa Francesco per farne emblema del PD e dei Cinque stelle e quindi ritenere ipocrisia le espressioni di cordoglio della Giorgia Nazionale. Mi pare inveceoltraggio strumentalizzare il lutto Vaticano per la becera politica di cui le parti appena citate ed i rispettivi leaders si fanno vanto. Privi di qualunque logico costrutto, si nutrono del morto come farebbe l’avvoltoio, senza vergogna o decenza, che nel caso dell’avvoltoio si giustifica per il bisogno di nutrirsi, ma per i leaders di cui sopra appare come messaggio di assoluto pessimo gusto istituzionale e umano accaparrarsi le spoglie del Santo Padre per la lotta di piazza do loro tanto auspicata, alla faccia della democrazia.

Non c’è limite alla decenza, ma il rovescio della medaglia è che per fortuna questi geni ottusi e inconcludenti della politica non governano. Lasciamoli pure sfogare in piazza il 25 aprile a sostenere che la nostra libertà appartiene solo ai partigiani che scelsero di combattere il nemico nascondendosi nelle boscaglie impervie, e i Salvo D’Acquisto e i martiri di Fiesole sono stati trucidati perché riconosciuti elementi del PD e dei Cinque stelle. E perché no? Hanno fatto dire al Papa morto quello di cui solo lorosi vantano.