Frosinone – Modelli di Health Technology Assessment: interessante convegno all’Asl
Può essere compito di una ASL far conoscere risultanze scientifiche e veicolare esperienze di buona prassi? Possono aiutare Corsi e Convegni per significare – anzitutto al proprio apparato interno di operatori (medici, infermieri, farmacisti, etc.), ma anche ai Cittadini utenti, spesso sottoposti a lunghe ed invasive sessioni di terapia in vena – cosa può essere pianificato, gestito e realizzato per dare un servizio più funzionale, appropriato, sicuro? Noi crediamo di si. Se poi quello che si fa porta anche risparmi economici, allora si completa un circuito virtuoso che riesce a conciliare più aspetti.
Ecco, in sintesi di carattere non specialistico, cos’è l’HTA.
Nell’incontro di giovedì 19 gennaio, con il Convegno che si è svolto nella Sala Teatro, sotto il Patrocinio della ASL di Frosinone e in collaborazione con BARD Didact, si è parlato dei “Modelli di Health Technology Assessment nella scelta degli Accessi Vascolari a medio lungo termine”.
Un Corso ECM, voluto dalla Direzione Strategica e dal Commissario Straordinario Macchitella, Responsabile Scientifico Fulvio Ferrante Direttore UOC Farmacia dell’ASL di Frosinone, a cui hanno partecipato oltre 50 persone tra medici, infermieri, farmacisti ed altri operatori sanitari.
Con il contributo qualificante di esperti, rappresentanti del Ministero della Salute, dell’IVAS, dell’Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico “Pascale” di Napoli, dell’Università di Tor Vergata, di Primari e Dirigenti Sanitari delle ASL di Frosinone, Latina, Roma, il confronto davvero stimolante si è incentrato soprattutto sul ruolo e la crescita dell’Health Technology Assessment, con temi importanti riguardanti il presente e futuro delle terapie in vena che – nei cicli di chemioterapia, di terapie antibiotiche, di quelle antalgiche, di quelle nutrizionali, etc. – causano molto spesso in Italia disagi, stravasi, infezioni, in conseguenza di strumenti inappropriati e procedure non di ultimissima generazione.
Insomma se è vero che l’HTA si sta sviluppando all’interno del sistema sanitario è altrettanto vero che, nella problematica delle terapie in vena (argomento di oggi), la nostra ASL può vantare di essere all’avanguardia.
Ufficio Stampa Asl