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Pontecorvo – Aumento Tari: anche il sindaco chiede chiarimenti

“Apprendiamo che la minoranza consiliare con una nota di Paolo Renzi e Annarita Sardelli, ha inviato la delibera Tari, approvata dal consiglio comunale, alla Corte dei Conti, al ministero dell’Economia e alla prefettura.
Bene, non siamo affatto stupiti, a dire il vero finora ci eravamo meravigliati del fatto che ancora non erano stati aditi organi superiore. Si tratta di un ricorso a costo zero, diversamente sarebbe stato il ricorso al Tar, ora non più esperibile visto che sono trascorsi 60 giorni dall’approvazione, ma questa è stata una scelta della minoranza, noi, a ruoli invertiti, se fossimo stati sicuri delle nostre istanze avremmo adito la giustizia amministrativa. Bontà loro”. Così il sindaco Anselmo Rotondo.
“Detto ciò – aggiunge – animati da un sincero sentimento chiarificatore attendiamo l’esito. Corre l’obbligo tuttavia fare alcune considerazioni.
Sia il piano finanziario 2017 sia la delibera Tari che l’ufficio ragioneria, al netto delle scelte di indirizzo politico – amministrativo, ha sottoposto al consiglio ha ottenuto il parere favorevole del revisore contabile, il dottor Giuseppe Ciotoli, e del responsabile del servizio finanziario, la dottoressa Luciana Palombo. Per cui avuta contezza, dell’impugnativa della delibera Tari, ho inviato loro (al revisore e al responsabile del servizio finanziario), una richiesta di chiarimento urgente in riferimento alle 200 mila euro che a detta della minoranza non dovevano essere inserite, dai tecnici che hanno redatto il documento contabile, nel conto economico e che invece sono state inserite. A questo punto – conclude –  aspettiamo la relazione riconfermando che aumentare la Tari è stato per noi un atto dolorosissimo, che mai avremmo voluto adottare, ma a detta degli uffici competenti non c’era altra strada. Chi si sarebbe assunto, poi, l’onere di un default?”.