Pontecorvo – Veleni post consiglio: l’affondo del sindaco a Renzi e Paliotta
Il consiglio comunale di Pontecorvo, con un 11 voti a favore (la maggioranza compatta) e quattro contrari (Renzi, Tribini, Paliotta, Di Schiavi Iorio) ha votato l’incompatibilità del consigliere comunale Riccardo Roscia. Incompatibilità sopraggiunta perché il comune ha chiesto 52mila euro a Roscia a seguito della prescrizione in un processo penale (cd. Rosciabis) scaturito da una vicenda per tentata concussione.
“E’ un atto di legalità a tutela dell’immagine del comune”. Così il sindaco Anselmo Rotondo.
“Ribadisco che non un atto contro la persona, ma una presa di posizione che il consiglio comunale ha deliberato con i soli voti della maggioranza, per dare concretezza a qual tanto decantato principio di legalità. Abbiamo contestato a Roscia l’incompatibilità sulla scorta di un autorevole parere e sulla scorta di un giudizio civile avviato presso il Tribunale di Cassino nel quale è stato chiesto un risarcimento danni all’ente pari a 52 mila euro.
Ringrazio di vero cuore tutta la maggioranza che, compatta, ha votato per la legalità e nell’interesse della democrazie e dalla libertà.
Dispiace per il consigliere di minoranza Renzi il quale in campagna elettorale ha vestito la maglia con la scritta legalità e, quando ha avuto la possibilità di metterla in pratica, non lo ha fatto. Un danno politico a se stesso e a chi, assieme a lui, ha portato la bandiera della legalità. Abbiamo constatato anche la mancata coerenza della consigliere Paliotta che, lo scorso anno, ha detto sì alla mia incompatibilità, che non c’era, tant’è che il consiglio non l’ha approvata e che, invece, ora forse per calcolo politico futuro, ha votato a favore di Roscia. Una piroetta politica quella dalla consigliera Paliotta apparentemente incomprensibile, ma chiarissima a tutti, soprattutto ai cittadini”. Lo afferma il sindaco Anselmo Rotondo con una nota stampa.