Politica

Aquino – Viabilità. Il progetto di Stefano Migliorelli

Un adeguamento del sistema viario aquinate, ormai obsoleto e non in linea con le esigenze e le mutate condizioni del territorio. Un piano che punta a ridisegnare la viabilità cittadina nell’ottica di una migliore fruibilità e di garanzia e sicurezza per le fasce più deboli.

Il progetto può apparire ambizioso, ma è già stato approntato e valutato nelle sue criticità. A studiarlo è Stefano Migliorelli, sovrintendente capo della Polizia di Stato in pensione, con una lunga esperienza nella Specialità della Polizia Stradale, il principale settore strategico per il controllo e la regolazione della mobilità su strada. Oggi Migliorelli presta il proprio valido contributo sociale con l’adesione all’Unitalsi e, a livello locale, ha aderito al progetto dell’avvocato Fausto Tomassi, Aquino Finalmente Nuova “rivolto – ha esordito –  esclusivamente a quelle che sono le necessità dei cittadini e pertanto sono contento di poter offrire il mio personale contributo in uno dei settori sensibili più delicati, le cui problematiche sono da sempre fortemente avvertite dalla comunità”.

 “Come è ben noto – ha proseguito Migliorelli –  anche il territorio comprensivo del comune di Aquino è interessato da una mobilità sempre crescente, a cui bisogna rivolgere una particolare attenzione, anche perché quando si parla di viabilità bisogna tener conto di tanti fattori, alcuni determinanti, come quello inerente la sicurezza, e altri per nulla scontati e percepiti con sempre maggiore preoccupazione, come ad esempio l’impatto ambientale. Ad Aquino si rende necessario un intervento deciso sulla viabilità in quanto si rilevano sempre più spesso, e in diversi punti, delle criticità, sia per ciò che attiene alla sicurezza dei trasporti, sia per l’aspetto che riguarda più da vicino gli utenti della strada. Bisogna tener presente, inoltre, che nel territorio comunale, ed in quelli limitrofi, vi sono numerose attività industriali che, in considerazione del loro ciclo produttivo, necessitano di una notevole mobilità veicolare. In mancanza di passaggi alternativi, tutto il traffico necessario alla movimentazione dei materiali e dei prodotti, si riversa sulle strade cittadine, oltre al normale traffico. Quello che stiamo studiando, e che molto presto sottoporremmo al giudizio dei cittadini, è semplicemente un adeguamento della viabilità alle odierne esigenze della circolazione, un settore in continua evoluzione. Uno studio che non si limiterà a considerare solo la viabilità su quattro ruote, ma anche la viabilità pedonale, attraverso un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche con la sistemazione dei marciapiedi, affinché possano usufruirne anche le persone diversamente abili. Ma ancora pensiamo a parcheggi riservati, a spazi destinati esclusivamente ai motoveicoli e alle biciclette, agli attraversamenti pedonali rialzati che sono soluzioni, tra le tante, di primaria importanza. Un’analisi a parte va fatta, inoltre, per la questione della sicurezza in generale, cominciando a progettare un sistema di monitoraggio come utile strumento complementare alla vigilanza urbana già presente sul territorio ma che, ad oggi, necessità di un serio piano di riorganizzazione”.

“In conclusione – ha chiarito Migliorelli con una nota leggermente polemica -vorrei esporre una spiacevole circostanza, sempre rimanendo in tema di viabilità, che forse più di qualcuno avrà già notato: da quando è stata inaugurata la rotatoria di Castrocielo sulla via Casilina, non è presente nessuna segnaletica recante l’indicazione “Aquino”. È possibile infatti notare che, coloro che provengano da Roma e siano diretti a Cassino, trovino, nei pressi della rotatoria, le seguenti indicazioni: “Autostrada A1, Pontecorvo, Pico”, mentre, proseguendo: “Cassino, Piedimonte S. Germano”. Mi domando: possibile che il Sindaco, peraltro presente all’inaugurazione, non abbia notato e fatto presente la mancanza evidente?”