Castrocielo – Il Percorso diabetologico alla Casa della Salute di Pontecorvo: i numeri di un servizio di eccellenza
Il 27 ottobre 2017 presso l’hotel Liola’ di Castrocielo (fr) si e’ tenuto il convegno:”La gestione della cronicità. Diabete nella Casa Della Salute di Pontecorvo, obiettivo ottimali della gestione integrata”.
Relatori il dott. Livio Valente responsabile diabetologia territoriale ASL Frosinone e il dott. Luigi Pio Di Murro responsabile dei MMG di Pontecorvo. A dare il benvenuto ai 20 medici di medicina generale presenti al convegno , il dott. Aldo De Vendictis responsabile della Casa della Salute di Pontecorvo, l’Assessore alla Sanità del comune di Pontecorvo Gianluca Narducci, il quale, unitamente ai medici, ha ringraziato il commissario Asl Luigi MACCHITELLA e il direttore sanitario dell’ASL di Frosinone E . D’ambrosio per l’impegno costante a favore della Casa della Salute.
Il tema del convegno e’ stato improntato sul fatto che: In Italia muiono ogni anno 27.000 persone per diabete. Dal 2014 al 2011 i diabetici di tipo 1 con una emoglobina glicosilata < 7% ( buon compenso ) sono passati dal 20,6% a solo il 23,2% ( annali AMD 2012 ) . I diabetici di tipo 2 ,sempre dal 2004 al 2011 con una emoglobina glicata > 9% ( cattivo compenso ) sono diminuiti dal 34,7% a solo il 25,7% .
Ancora oggi viene fatta prima diagnosi di diabete mellito di tipo 2 a circa il 36% di pazienti in occasione di una sindrome coronarica acuta. Il 20,2 % di ragazzi (dai 6 a 17 anni ) e’ affetto da sovrappeso e o obesità. La domanda del dotto Livio Valente è stata: “La gestione del diabete mellito tipo 2 sta andando per il verso giusto??”
Ha aggiunto il dottor Valente: “Credo proprio di no, specialmente se consideriamo che abbiamo solo nel Lazio ben 102 strutture dedicate alla cura del diabete e se approfondiamo la realtà di Frosinone notiamo che le ore lavorative svolte su questo territorio sono distribuite a macchie di leopardo del tipo: credo che tale organizzazione non potrà mai soddisfare le esigenze del paziente diabetico in quanto per forza maggiore farà un primo controllo se tutto va bene fra un anno. Questo stesso paziente vagherà per tale motivo nei vari altri ambulatori dei vari altri distretti vicini di Frosinone dove troverà il diabetologo di turno a dover fare una nuova cartella (cartacea ,infatti tutti sprovvisti di cartella clinica condivisa ) e magari a richiedere di nuovo analisi e visite specialistiche per valutare vari danni d’organo , che il paziente sicuramente ha già eseguito ma che non porta con se’ e dunque con un enorme spesa aggiuntiva e totalmente inutile per la ASL . Allora abbiamo deciso nel 2015 di attuare un PDTA diabete presso la Casa della Salute di Pontecorvo, dove c’è un team multidisciplinare e multiprofessionale, con l’obbiettivo di: una efficace presa in carico del paziente in grado di ridurre accessi impropri al pronto soccorso e ridurre ricoveri ripetuti in ospedale. Sappiamo che basta ridurre di un punto %ale l’emoglobina glicata per avere :
- 14% in meno di rischio infarto miocardico
- 37% in meno di rischi complicanze microvascolari
- 21% in meno di morti relative al diabete
Credo che a PONTECORVO abbiamo centrato l’obiettivo: Al 31-07-2017, Numero persone arruolate : 1114
Fascia di eta’ : 35% eta’ giovanile (389.9 )
65% eta’ avanzata (724.1)
HBA1C : ingresso – 9% / 13%
Controllo n° 836 pazienti ( 75 % )
HBA1C : 6,7% – 7,9 %
Inoltre il 35% (273) pazienti ha avuto un calo ponderale tale da rientrare a target BMI < 25
Personale specializzato in economia ha calcolato che il PDTA diabete ha fatto risparmiare in un anno alla ASL Frosinone circa 1.205.000 euro ( vedi riduzione ricoveri di almeno il 25% in meno. Il 21 luglio 2017 entra in funzione l’attesissimo softwar di una cartella clinica condivisa dove ogni medico di medicina generale ,infermieri dedicati ,personale amministrativo , assistenti sociali e tutti gli altri specialisti richiedono una password ed entrano nel vivo e in contemporanea di questa piattaforma cosi da redigere referti , prenotazioni per follow up ,segnalare allert e quanto altro. Tutto ciò da’ la possibilità di accorciare i tempi di inutili file agli sportelli cup , spreco di materiale cartaceo, possibilità del diabetologo di visualizzare un referto di un’altra visita specialistica, possibilità al medico di medicina generale di interagire con tutti gli specialisti e o riprenotare il controllo direttamente dal suo ambulatorio”, ha concluso il dottor Valente.
L’assessore Narducci ha aggiunto:”Quella del percorso diabetico è stata una scommessa vita, ma ora guardiamo avanti per consolidare e migliorare i servizi perchè la prevenzione è l’unica arma che abbiamo contro il diabete e contro tutte le patologie”.