Roccasecca – Grestone: al via la produzione dei sampietrini. Riconversione dello stabilimento ex Ideal Standard completata
Grestone ha iniziato la produzione dei sampietrini in pietraceramica completando così la riconversione dello stabilimento ex Ideal Standard di Roccasecca. Ad annunciarlo, nel salone della Casa dei Cavalieri di Rodi, in piazza Del Grillo a Roma, è stato l’imprenditore Francesco Borgomeo che un anno fa ha acquisito la struttura, inserendola nel nuovo ecodistretto della ceramica green in via di formazione tra Lazio ed Umbria.
Presenti l’ex sindaco di Roma ed ex ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, oggi presidente dell’associazione ‘Incontro di civiltà’ che punta alla ricostruzione dei monumenti distrutti dall’Isis; la parlamentare Europea Simona Bonafé, relatrice delle quattro direttive sull’economia circolare approvate nella sessione plenaria di aprile 2018; Andrea Peruzy, presidente e amministratore delegato di Acquirente Unico, società per azioni del gruppo Gestore dei servizi energetici; l’ingegner Luciano Piacenti tra i massimi esperti di circular economy applicata all’industria, già direttore generale di Area Ambiente presso Acea, responsabile degli Impianti Gesenu che garantisce i servizi di igiene ambientale in Umbria. Soprattutto erano presenti in sala alcuni tra i principali buyer europei e statunitensi, molti dei quali hanno già sottoscritto importanti ordinativi che già da ora danno stabilità al futuro del nuovo stabilimento.
Ecologici, resistenti, superiori all’asfalto
Nel suo intervento, Francesco Borgomeo ha evidenziato che il vero valore aggiunto nell’operazione Grestone sono i lavoratori “con le loro competenze, la loro abilità nel lavorare le ceramiche: in questo Paese dobbiamo recuperare la passione per ciò che facciamo, solo così riusciremo a mantenere alto il valore del Made in Italy”. Con l’operazione Grestone, il gruppo Borgomeo ha salvato tutti i posti di lavoro che erano stati messi in discussione con l’annuncio della chiusura fatto dalla vecchia proprietà.
L’economia circolare, basata sul recupero dei materiali e sulla loro trasformazione in nuova materia prima è stata evidenziata dall’onorevole Simona Bonafé. “Abbiamo di fronte una nuova industrializzazione: non abbiamo una seconda Terra e l’unico modo possibile con conservarci quella che abbiamo è riciclare i materiali di scarto che produciamo. Intorno a questa necessità, diventata non più rinviabile, c’è tutto un settore industrial che sta nascendo e si sta sviluppando: ecologico, green, fortemente innovativo, come nel caso della Grestone”.
Il forte valore ‘circolare’ del progetto Grestone è stato messo in evidenza da Andrea Peruzy, ricordando che i nuovi sampietrini consentiranno un concreto risparmio in termini energetici ed in termini di suolo che non verrà consumato: sia perché non verranno sfruttate le cave e sia perché è stata trovata con il grestone una soluzione al problema delle ceneri da combustione dei termovalorizzatori, destinate a diventare nuova materia prima mentre fino ad oggi venivano interrate.
Le caratteristiche industriali del nuovo materiale sono state illustrate dall’ingegner Luciano Piacenti. Ha spiegato che la nuova pietraceramica è più leggera del tradizionale basalto, più resistente, scarica il peso in orizzontale mentre l’asfalto lo trasmette in verticale ed essendo Roma una città ‘vuota’ nel sottosuolo contribuisce a generare le ben note buche. Il Grestone inoltre ha bisogno di molta meno manutenzione dell’asfalto e – realizzandolo di colore bianco – è possibile utilizzarlo per realizzare attraversamenti pedonali e delimitare parcheggi, abolendo in modo definitivo i costi a carico dei Comuni per la verniciatura stradale.
La lezione di Rutelli
Francesco Rutelli invece ha tenuto una vera e propria lectio magistralis, partendo dall’antica Roma, “città dalla quale partivano tutte le strade”. E spiegando come i Romani costruivano le loro vie, sulle quali si fondò lo sviluppo della grandezza di Roma. Per arrivare al caratteristico sampietrino e spiegandone mille segreti spesso sconosciuti. Ha parlato della tragedia di città come Palmira, la città siriana devastata dall’Isis e che la sua fondazione sta contribuendo a ricostruire.
A questo proposito è emerso che i laboratori Grestone hanno messo a punto non solo l’impasto migliore ma sviluppato anche un metodo che consente di riprodurre i tagli degli scalpellini di ogni epoca e le colorazioni di ogni cava. Il Grestone in pratica è in grado di clonare qualsiasi antica pietra.
Il gruppo
Lo stabilimento è inserito nel gruppo industriale, del quale fanno parte la Saxa Gres di Anagni, lo storico marchio Ceramiche Tagina (Gualdo Tadino) ai quali si è recentemente aggiunto il Centro Impasti Ceramici di Spilamberto (Modena). Uniti dalla stessa filosofia industriale: riciclare, riutilizzare, recuperare materiali di scarto in processi virtuosi per realizzare nuovi prodotti alta di gamma. Soprattutto, hanno consentito di dare vita al primo ecodistretto della ceramica tra Lazio ed Umbria, sviluppando un progetto fortemente innovativo nel campo della circular economy: sono ben tre le innovazioni di processo e di prodotto per le quali si sta concludendo la procedura di brevetto.