Rocca d’Arce -Taglio del nastro al nuovo pozzo Acea
È stato inaugurato in località Giardino a Rocca d’Arce, il nuovo pozzo messo in funzione da Acea Ato 5 per adeguare e migliorare il sistema di adduzione a servizio del territorio dei Comuni di Arce, Rocca d’Arce e Ceprano che potranno contare su una maggiore portata di acqua potabile e scongiurare in futuro difficoltà di approvvigionamento idrico. Alla cerimonia del taglio del nastro hanno preso parte il presidente di Acea Ato 5 Stefano Magini, il sindaco di Rocca d’Arce Rita Colafrancesco, il presidente dell’Unione Antica Terra di Lavoro Rocco Pantanella. L’intervento rientra tra quelli previsti dall’Ordinanza della Protezione civile n. 474 del 14 agosto 2017 che disponeva i primi provvedimenti urgenti finalizzati a contrastare la crisi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel territorio della Regione Lazio. Attualmente, i Comuni sono alimentati dal campo pozzi di Capodacqua (Castrocielo) e dalla sorgente Madonna di Canneto (Settefrati). La messa in opera del pozzo di località Giardino integrerà la portata idrica disponibile per le zone Casilina, Giardino e parzialmente anche per la zona Area Centro, aree che presentano frequentemente problemi di scarsa risorsa idrica. È previsto inoltre un ulteriore utilizzo per la zona Fraioli di Rocca D’Arce. La soluzione progettuale attuata, inoltre, con l’allaccio della nuova condotta di adduzione dal pozzo alla rete esistente sulla via Casilina SS6, consentirà di ridurre il prelievo dalla rete adduttrice di Capodacqua per circa 10 litri al secondo (stimati), così da poter destinare tale risorsa la comune di Ceprano, tra quelli più esposti, durante il periodo estivo, ai problemi derivanti dalla carenza idrica. Ma le potenzialità dell’opera potranno essere estese anche ai comuni vicini: Acea Ato 5, infatti, prevede, per consentire il pieno sfruttamento del pozzo Giardino, di condurre la portata emunta fino al serbatoio “Monte Grande” di Arce, attualmente impiegato solo parzialmente. Tale soluzione consentirà un maggiore accumulo e la successiva distribuzione verso il comune di Ceprano, Isoletta di Arce, le campagne di Arce e verso Fontana Liri.