“23 settembre”
di Luigi Sparagna
Settimana ricca di eventi, dall’incontro a Malta per trovare un accordo sui migranti, agli interventi all’ONU, dove i grandi della terra sono stati richiamati all’ordine da una sedicenne svedese che sta facendo il giro del mondo bacchettando le più alte cariche planetarie ree di rubarle i sogni e il futuro. Assente TRUMP che spesso la vede in modo diverso dagli altri e sostiene che l’America, la sua America non è mai stata meglio di adesso. Greta Thunberg e Carola Rackete solcano i mari, Carola con una sola nave, speronando qua e la, mentre Greta naviga in flottiglia, e invece di sbarcare migranti sbarca lei e trova migliaia di seguaci che la accompagnano di porta in porta nei centri del massimo potere. Tutto questo mentre sempre questa settimana, in Italia, ogni sera si assiste sui vari canali televisivi a trasmissioni in cui il tema è sempre lo stesso: ha ragione Salvini o gli altri, e come la mettiamo con Renzi? Quanti migranti sbarcavano prima e quanti ne sbarcano con il Conte BIS? Ma è vero che le ONLUS e le ONG non guadagnano nulla dalla gestione di cui si occupano (secondo qualche Procura il termine più appropriato sarebbe TRAFFICI) e se è vero, come campano i “volontari” di tali organizzazioni? Misteri dei nostri tempi.
Notizia dell’ultima ora una serie di farmaci ritirati dal mercato perché seriamente dannosi per la salute. Si tratta di farmaci che contengono ranitidina, tra i quali: Buscopan antiacido, Ulcex e Zantac. Cavolo, ma ci siamo cresciuti con questa roba e adesso si sospetta che contengano impurità cancerogene.
Settimana incasinata. Tra tutto questo brusio mi è sfuggito, o se si è detto da qualche parte mi sono distratto per il gran bazar di dichiarazioni, proclami e dibattiti, mi è sfuggito dicevo che il 23 settembre è passato nel segno dell’indifferenza per questa data, in apparenza insignificante se non fosse per il fatto che il 23 settembre 1943 veniva trucidato il Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto dalle truppe naziste a Torre di Palidoro, vicino Roma, e il 23 settembre del 1968 veniva a mancare, tornava alla casa del Padre, come dicono in Chiesa, Pio Forgione, al secolo Padre Pio da Pietrelcina. Strana data il 23 settembre. Entrambi meritevoli di un ricordo, i fatti della settimana ci hanno portato a non ricordarli con la dovuta attenzione? Forse il gran casino che ci circonda è più succoso.
Vogliamo provare a fermare per un attimo la giostra e rivolgere ognuno per proprio conto un minuto di riflessione per queste due splendide figure. Ognuno per proprio conto magari riflettendo nel piccolo ma importante ambito della propria vita, pensando a un parente caro che soffre o che ha bisogno di un sostegno, e perché no, pensando anche a sé stessi per avere sempre energie positive per affrontare la nostra vita e magari dare anche qualcosa a chi ci capita di avere vicino, senza monetizzare sempre, come pare che facciano in molti, compresi i paladini di tutti i diritti degli oppressi.