Scuola/Pontecorvo IC2 – Ok al progetto di “Avviamento alla Lingua latina”
Quest’ anno la Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo 2 di Pontecorvo, grazie all’impulso del Dirigente Scolastico Prof. Angelo Urgera, ha ampliato l’ offerta formativa invitando gli alunni delle classi terze a partecipare al percorso di studio: “Avviamento alla Lingua latina”.
Il progetto mira ad assicurare agli studenti, preorientati a uno studio liceale, la possibilità di acquisire i primi rudimenti della lingua latina. L’insegnamento della lingua latina, inoltre, ha lo scopo di ampliare le conoscenze linguistiche dei ragazzi, aiutarli a prendere coscienza che l’italiano è il risultato dell’evoluzione del latino e nel corso dei secoli ha subito profonde trasformazioni, guidarli a riconoscere che i mutamenti più significativi della lingua italiana sono avvenuti nel passaggio dal latino all’italiano sul piano fonologico, morfologico, sintattico e lessicale. Cureranno il Progetto la Prof.ssa Anita Romanelli e il Prof. Marco Farina che insegnano rispettivamente nelle Scuole Secondarie di 1° grado di Pontecorvo e San Giovanni Incarico.
Il Latino non è certo una lingua morta, né può essere considerata tale. Sono morte quelle lingue che non hanno lasciato tracce nella cultura e nella civiltà.
E’una lingua non parlata ma vivissima e presente, puntualmente, non solo nelle lingue neolatine da essa derivate, ma anche in tutte le lingue dei popoli con cui Roma è entrata in contatto. Una lingua non più parlata, ma pronta a destarsi in ogni momento suscitando nell’utilizzatore e nell’uditore la percezione di un recupero di qualcosa che mai è stato davvero perduto. Con l’ampliamento dell’ offerta formativa, l’Istituto Comprensivo 2, come sempre, nonostante le difficoltà determinate dalla Pandemia, continua a prodigarsinell’impegno di fornire alle future generazioni, cittadini del mondo, delle salde radici sulle quali costruire il loro avvenire, un’attenzione costante allo sviluppo delle competenze linguistiche degli studenti a garanzia del loro successo formativo.
Non dovrà sorprendere se in una società come quella del XXI secolo che si vuole globalizzata, ma che troppo spesso è miope ed egoista, le parole che riecheggiavano nell’antica Roma, arricchite di nuova linfa e ulteriori significati, saranno in grado di ridestarsi in qualsiasi momento e il latino potrà costituire la base necessaria per un linguaggio comune sovranazionale europeo, in una comunità che abbia a cuore un’idea di Europa non solo commerciale, ma principalmente culturale e solidale.
“Ai nostri giovani studenti, il futuro dell’ umanità, auguriamo, di agire in ogni occasione cum grano salis, ed a lavorare sempre pro bono pacis”, è stato spiegato dalla dirigenza.