#appuntamentoconlastoria – Descrizione di Pontecorvo nel 1837
Nel ricercare notizie storiche su Pontecorvo mi sono imbattuto in questo manoscritto
di Pietro Castellano di Ancona, a quei tempi avvocato nella Curia Romana, che a pagina 225 e 226 così descrive la Pontecorvo del 1837.
“PONTECORVO , Pons curvus , città posta nella sinistra sponda del Sacco, che vi assume il nome di Garigliano.
È ampliata dai due sobborghi dell’Annunziata e di S. Rocco, al primo de’ quali guida il vecchio magnifico Ponte creduto opera romana,da cui modernamente si appella.
Le sue mura sono in istato di decadimento , e vengono frammezzate da sei porte , che danno l’ingresso.
Vien circondata da amena pianura del perimetro di quattordici leghe, e due quinti siffattamente ferace , che non solo offre ogni vettovaglia agli abitanti, ma somministra prodotti agrari alla esportazione ne’ paesi napolitani, ond’è circondata, dovendosi dal più vicin lato della Isoletta traghettare una lega circa di quel territorio per entrarvi. Al N. E. graziose collin , ed al S, taluni monti ne variano la gioconda prospettiva.
Il fiume trattenuto da una chiusa per attivar le mole da grano produce una piacevole cascata.
Gli antichi, e mediocri edifizi, che compongono il paese, si vanno da poco tempo ogni dì migliorando.
Vi si è introdotta testò una cospicua fabbrica di paste in qualità perfette, e non inferiori a’ celebrati maccheroni di Napoli. Dal lato però dell’ industria manca di traffico, e d’ incoraggiamenti.
Vi si tengono tuttavia tre FIERE ne’ di 25. Marzo , 25. Agosto , ed 8. Settembre.
La principal Chiesa è Concattedrale di Sora , e di Aquino , venerandovisi Patrono S. Giovanni Battista , dopo una prodigiosa apparizione del 14. Aprile 1136, di cui parlano i Bollandisti , avvenuta ad una lega di distanza verso l’O.
La pubblica istruzione vien confidata particolarmente a’ Padri Dottrinari nel Collegio di S. Marco , i quali, nello apparare le scienze, e le lettere, non meno che in dare esempi di soda pietà non smentiscono la riputazione anche oltremonte Stato Ecc.,acquistata, essendo stati impiegati con meraviglioso successo dall’illuminato Governo di Francia alla civilizzazione dell’isola di Corsica. V’ha pure un Convento d Cappuccini , ed un Monastero di Suore.
La celebre Colonia romana di Fregelle e’ fissata dall” unanime sentimento degl’istoriografi ne’ dintorni di Pontecorvo e le autorità specialmente di Strabone commentato dal Volaterrano, e del Sigonio , ne appoggiano la tradizione immemorabile e troppo sono disparati gli argomenti, con che Coprano disputa simil vanto.
Mancata a‘ Romani di fede, fu nel 628 da Lucio Opinio interamente distrutta,e solo vi rimase un vico, onde potè trarre l’odierno luogo la origine.
Fece molli temporanei passaggi durante le ultime vicende di guerra, e da principio i Napolitani borbonici se ne impossessarono, quindi i Francesi, ed allora fu eretta in Ducato a favore del Maresciallo Bernadotte, oggi Re di Svezia e godè vari privilegi, ed immunità, a differenza de’ circostanti paesi; venne poscia riunita all’Impero di Francia e nel 1814 passò a dominarvi il Re Gioacchino Murat, ma nel seguente anno, fugata colle proprie nazionali armi la guarnigione napoletana, inalberò per prima con ispontaneo moto i pacifici pontifici vessilli.
La sua posizione isolata non potè a meno di farla partecipare alle passeggere commozioni del 1820, che prestamente sedate non lasciaron traccia di disordine.
La popolazione compresovi il villaggio di Santoliva, ed il rurale territorio, somma a 8,154 individui, e la distanza è di 10. Leghe al S. E. da Frosinone, di 20. al N. O. da Napoli. Lat. N. 41.° 29′ 1. e. 1.11°.”