Pontecorvo – Un anno di Pop a parlare Maria Pia Coppolelli, Antonella Caporuscio e Lidia Berardi
Un anno di POP. A Pontecorvo si fa un bilancio di un anno di lavoro. A parlare sono Maria Pia Coppolelli, Antonella Caporuscio e Lidia Berardi.
Antonella Caporuscio esalta POP come luogo di confronto. “A distanza di un anno guardarsi intorno incontrare ancora gli stessi sguardi, continuare a condividere gli stessi obiettivi e seguire gli stessi progetti, questo è POP. Sinergie ancora unite per propositi futuri. Insieme abbiamo percorso questo tragitto con la volontà di continuare a farlo per attuare nuove iniziative utili alla collettività. Punto primo, che conta tutti i punti, è stato ed è avere una sede, una casa, uno spazio dove ritrovarsi che equivale a forza, unione e unità, soprattutto unità di intenti. In questa casa ci siamo confrontati e vogliamo continuare a confrontarci, discutere, creare idee e realizzarle. Oggi siamo di fronte a una guerra che ci lascia senza parole. Ma dobbiamo reagire e affrontare la situazione per ogni persona che abita il nostro stesso luogo, fisico e morale, che non può che volere il bene di questo.”
“È la progettualità il motore che alimenta la nostra ambizione, è quell’atteso cambiamento che inizia a concretizzarsi nella realtà attraverso idee che nascono dall’ incontro delle menti creative che animano il nostro gruppo Pop.” con queste parole Maria Pia Coppolelli rappresenta il percorso del gruppo che a Pontecorvo propone una alternativa politica.”Dalle idee ai progetti, perseguendo obiettivi. Con questi presupposti si presenta l’autenticità delle nostre proposte ed azioni al fine di rendere la nostra comunità una realtà migliore. Uno spazio, il nostro, nel quale ogni singola persona ha la percezione di sentirsi partecipe di una dimensione e di un momento storico, dando il proprio contributo nel dare la giusta direzione al cambiamento in un gioco armonioso tra idee, ragione e sentimento , a ritmo di POP.”
Lidia Berardi mette in risalto la necessità della fiducia in un percorso e i progetti portati avanti durante la pandemia.
“Un gruppo giovane, solidale, competente, consapevole di una visione a lungo termine, dalla quale nessuno di noi, sia a livello locale, sia globale, può più esimersi. Un indispensabile sguardo, lucido nel presente, e proteso verso un futuro che necessita di un cambio di paradigmi culturale, ambientale, economico. C’è molto da lavorare in un territorio che, è risaputo, offre pochi sbocchi occupazionali e altrettanti momenti di aggregazione, e che disincentiva, di fatto, i ragazzi a restare. Questi sono solo alcuni dei motivi che mi hanno spinto a collaborare, anche “da dietro le quinte”, al neonato movimento POP di Pontecorvo.
È ipocrita negarlo, l’elemento indispensabile è avere fiducia nelle persone che intraprendono determinati percorsi a servizio della comunità. È stato un piacere collaborare, ad esempio, con Linda Santini durante l’attuazione del progetto “Spesa Sospesa”; nonostante le note difficoltà di questi ultimi due anni, commercianti e cittadini pontecorvesi hanno risposto molto positivamente all’appello: fornire il proprio contributo in generi alimentari o articoli per la scuola, da donare a chi ne ha più bisogno, attraverso la consueta disponibilità di Andrea Colicci e della Fondazione Benefica Benedetto Colicci.”
Davide Luzzi, coordinatore di POP Pontecorvo, conclude con uno sguardo al presente e al futuro.
“In questo anno abbiamo lavorato tanto e, credo, che il bilancio sia molto positivo.
Il nostro obiettivo è dare voce ai cittadini, proponendo discussione critica e dialogo costruttivo, e questo è ciò che il nostro gruppo continuerà a fare sul territorio.
Stiamo vivendo un momento estremamente delicato, di tragicità e incertezza economica. Le ripercussioni sono concrete e occorre valutare e pianificare ogni azione adatta a contrastare la carestia e l’impoverimento che si stanno prospettando nei prossimi mesi. Mai come in questo momento è necessario continuare a lavorare per produrre una politica seria, capace di interrogarsi e dare risposte ai cittadini. Noi, per quanto nelle nostre forze, faremo la nostra parte.”